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Inchiesta facoltà farmacia etnea, altre due parti civili

CATANIA. La richiesta di costituzione di altre due parti civili, l'associazione di consumatori del Codacons e una parte lesa, hanno caratterizzato la giornata di oggi dell'udienza preliminare dell'inchiesta della Procura di Catania su presunti casi di inquinamento ambientale nella facoltà di Farmacia provocati da sversamenti nei lavandini dei laboratori di composti chimici utilizzati per sperimentazione.
Il Gip Alessandro Ricciardolo ha gia fissato il calendario: domani pomeriggio saranno affrontati i nodi preliminari, il 21 e il 29 settembre si terranno le discussioni e l'udienza andrà in decisione. Sono 13 gli imputati per i quali il procuratore capo facente funzioni Michelangelo Patané e il sostituto Lucio Setola hanno chiesto il rinvio a giudizio per disastro ambientale colposo. Tra loro ci sono l'ex rettore e attuale parlamentare nazionale
del Mpa Ferdinando Latteri, i direttori del dipartimento Scienze farmaceutiche, Franco Vittorio, e amministrativo dell'università, Antonino Domina, e i responsabili della sicurezza.
Nel procedimento hanno annunciato la costituzione di parte civile 15 persone che si dichiarano parti lese (i familiari di sei persone decedute e sette malati gravi), la Cgil, Cittadinananzattiva Sicilia e  il Codacons. L'università è presente al dibattimento ma deciderà la costituzione di parte civile in sede di giudizio. Sono invece ancora in fase di notifica gli avvisi del secondo fascicolo dell'inchiesta e per questo motivo il Gip non ha ancora fissato la data dell'incidente probatorio per accertare se vi sia un nesso di casualità tra i casi di morti per tumore di ricercatori e studenti della facoltà di Farmacia e il disastro ambientale avvenuto alla cittadella universitaria. Questa seconda inchiesta, che ipotizza i reati di omicidio colposo e lesioni colpose, ed è stralciata dalla prima, è stata aperta dopo la denuncia del padre di Emanuele Patané, un ricercatore morto di tumore che dopo l'avvio dell'indagine ha reso pubblico il testamento del figlio contenuto nel computer portatile del giovane.

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