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Commessa uccisa ad Agrigento: spunta presunto complice del carabiniere

La Procura apre un altro fascicolo al momento a carico di ignoti sulla morte di Antonella Alfano. Intanto gli avvocati chiedono il trasferimento in una prigione militare per l'ex convivente accusato dell'omicidio

AGRIGENTO. La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un altro fascicolo, al momento a carico di ignoti, sull'omicidio della commessa Antonella Alfano, 34 anni, ritrovata carbonizzata, all'interno della sua auto, in via Papa Luciani ad Agrigento, lo scorso 5 febbraio.    
Il procedimento è un atto tecnico dopo l'avviso di conclusione indagini notificato all'unico indagato attualmente identificato: il carabiniere Salvatore Rotolo, ex convivente della vittima, che è stato arrestato per omicidio preterintenzionale che al quale la Procura di Agrigento contesta l'omicidio volontario. Il fascicolo sul militare dell'Arma si avvia verso la valutazione del Gup, mentre la parte dell'inchiesta contro il suo presunto complice, ancora ignoto, prende corpo con un altro fascicolo.   
Il carabiniere è recluso nel carcere Petrusa di Agrigento, ma non in isolamento. Per questo i legali di Rotolo, che ha arrestato decine e decine di persone e che si è occupato in prima linea di inchieste di mafia, gli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri, hanno chiesto il suo trasferimento in una prigione militare. 

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