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Vitrano torna libero ma fuori dalla Sicilia

Obbligo di soggiorno oltre lo Stretto per il parlamentare regionale del Pd arrestato per concussione. Forse sceglierà Roma

PALERMO. Il tribunale del riesame di Palermo ha revocato gli arresti domiciliari al deputato regionale del Pd Gaspare Vitrano, accusato di avere intascato una tangente da un imprenditore del settore fotovoltaico.
I giudici hanno disposto a suo carico la misura del divieto di soggiorno in Sicilia. Il parlamentare era stato arrestato in flagranza per concussione. Nell'indagine è coinvolto anche l'ingegnere Piergiorio Ingrassia, tornato libero nei giorni scorsi, che avrebbe fatto da intermediario tra la vittima e il politico. Il professionista, che ha concordato coi pm un patteggiamento a 2 anni, che passa ora al vaglio del gip, é sottoposto all'obbligo di firma.
La revoca dei domiciliari è stata notificata a Vitrano, che sarà giudicato col rito immediato, come chiesto dalla Procura, dai carabinieri di Misilmeri. Il deputato, sospeso dalla carica dal Consiglio dei Ministri, potrebbe scegliere Roma come luogo di residenza. Il provvedimento del tribunale esclude comunque la possibilità che il politico possa essere reintegrato a Sala d'Ercole. I giudici del riesame hanno accolto l'appello dell'avvocato del parlamentare, Vincenzo Lo Re, che ha impugnato la decisione di respingere la scarcerazione presa dal gip Michele Alaimo.

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