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Furti di veicoli a Palermo, sgominata una banda

Le persone coinvolte sono otto. Base operativa della banda era un capannone nella disponibilità di un intero nucleo familiare. Subito dopo i furti i mezzi venivano trasportati nella struttura, sotto la vigilanza di alcune vedette; un gruppo sui occupava di ribattere le matricole, della riverniciatura e sostituiva le targhe

PALERMO. Un'operazione condotta dal personale della squadra mobile di Palermo ha sgominato una banda specializzata nel furto e nella "rigenerazione" di vetture, motocarri e autocarri. Le persone coinvolte sono otto, quattro in carcere, due ai domiciliari e due con obbligo di dimora. Base operativa della banda era un capannone nella disponibilità di un intero nucleo familiare e abbastanza sicuro per le impervie vie d'accesso alla zona.
Subito dopo i furti i mezzi venivano trasportati nella struttura, sotto la vigilanza di alcune vedette; un gruppo sui occupava di ribattere le matricole, della riverniciatura e sostituiva le targhe. La polizia ha ricostruito decine di casi di furti di veicoli, anche attraverso l'ausilio di telecamere sistemate vicino al capannone.
Nel corso delle indagini, partite nel 2008, sono stati effettuati dalla polizia stradale numerosi sequestri di mezzi rubati prima che questi fossero immessi nel mercato dell'usato.
Questo l'elenco delle persone coinvolte nell'inchiesta sui furti dei veicoli. In carcere sono finiti Gaetano e Giovanni Castelliccio, di 31 e 54 anni, Pietro Di Lorenzo, di 38, e un uomo di 47 anni di cui al momento si conoscono solo le iniziali D.F.P. Gli arresti domiciliari sono stati concessi a Gaetano Bendante, 45 anni, e Vincenzo Cavaliere, anche lui di 45 anni. Obbligo di dimora nel comune di residenza, infine, per Cristofaro e Salvatore Diolosà, di 40 e 45 anni, originari di Adrano.


 


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