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Un detective maldestro protagonista del nuovo giallo di Colin Dexter

"Al momento della scomparsa la ragazza indossava", edito da Sellerio, costituisce un'autentica prova d'autore. Stile e testi intriganti e mai banali

PALERMO. Un “anti-personaggio”. Un detective senza colpi di genio, nè intuizioni fulminanti. L'ispettore Morse ha un caratteraccio, riesce a sbagliare persino una decina di ricostruzioni e piste investigative nel corso della stessa storia, eppure risulta maledettamente simpatico e convincente. Perchè lui, il prodotto letterario creato dal genio di Colin Dexter, è il “poliziotto della porta accanto” che infrange la retorica dell'eroe, dell'infallibile angelo del Bene e  della Giustizia, restituendo umanità a un lavoro oscuro, difficile, pieno di errori e insidie.
La casa editrice Sellerio, che di giallisti notoriamente se ne intende, propone il secondo titolo in traduzione italiana di un libro dell'inglese Dexter, insegnante di Greco con la passione per il mistero. “Al momento della scomparsa la ragazza indossava” segue “L'ultima corsa per Woodstock”, già pubblicato dalla Sellerio, e costituisce un'autentica prova d'autore. Se lo stile, la costruzione del testo, risultano intriganti e mai banali nell'alternarsi di virgolettati fulminanti e puntuali descrizioni, la trama è una piacevole scoperta, pagina per pagina. All'ispettore Morse, dalle cui storie è stata tratta una serie televisiva trasmessa pure in Italia, viene affidato il compito di fare luce su una vecchia denuncia di scomparsa che riguarda un'avvenente e smaliziata studentessa. Omicidio, rapimento, sono le ipotesi di reato formulate da Morse nel corso della sua battuta di caccia che mette a nudo molti “altarini” della piccola borghesia inglese. L'opera di scavo regala all'ispettore molte patacche, ma alla fine lo conduce a una sorprendente e per nulla scontata gemma di verità.

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