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Mafia, agguato mortale in un bar di Catania

Un sicario ha ucciso all'alba Salvatore Grasso, 53 anni, indicato dai carabinieri come organico alla frangia Cappello della cosca dei Cursoti. Non ci sarebbero testimoni

CATANIA. Un uomo di 53 anni, Salvatore Grasso, indicato dai carabinieri come organico alla frangia Cappello della cosca dei Cursoti, è stato ucciso poco dopo le 5 di questa mattina, all'interno di un bar di una zona centrale di Catania. A sparare diversi colpi con un rivoltella sarebbe stato un sicario entrato nell'esercizio mentre la vittima giocava con una slot machine.
Al delitto non ci sarebbero testimoni: a quell'ora nel bar Macrì di corso Indipendenza non c'erano altri clienti e il proprietario ha riferito di non essere presente perché sistemando i pezzi per la colazione. Sul posto si sono recati carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Catania, che indagano coordinati dalla Dda della Procura etnea.
Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti anche per verificare se ci sono collegati tra questo omicidio e l'agguato in cui, ieri a Misterbianco, è rimasto ferito con tre colpi di pistola il boss storico dei Cursoti, Giuseppe Garozzo, noto come 'Pippo u maritatu' (Pippo lo sposato) e un suo amico. Un collegameno che, al momento, non avrebbe però ancora trovato riscontri.

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