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Batterio killer: test negativi, cetrioli scagionati

Gli esami hanno dimostrato che all'origine dell'infezione non ci sono gli ortaggi spagnoli finora messi al bando. La ricerca ricomincia da capo. L'Oms: variante mai vista

ROMA. L'Organizzazione mondiale della Sanità afferma che la variante di E. Coli trovata nei
pazienti tedeschi contagiati “non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione” e che si attendono ulteriori informazioni dai laboratori. Anche alcuni esperti cinesi, che hanno analizzato i geni del ceppo di Escherichia Coli tedesco, affermano che il gruppo “é nuovo, estremamente contagioso e tossico” e con geni che lo rendono “resistente ad alcune classi di antibiotici”.
Intanto, crolla il prezzo dei cetrioli anche se la fonte effettiva del batterio killer non si conosce ancora. La conferma che all'origine del batterio killer non ci sono i cetrioli spagnoli è arrivata, infatti, sia da Bruxelles che da Berlino. I test sui cetrioli eseguiti nella città-Land di Amburgo sono risultati negativi, ha detto il ministro tedesco dell'Agricoltura e della Protezione dei consumatori, Ilse Aigner. Adesso la ricerca della fonte dell'infezione ricomincia da capo: “al momento, non si può escludere proprio nulla”, ha aggiunto.
E la Germania, adesso, ha paura. Secondo il tabloid Bild, oltre alle 17 vittime, sarebbero già duemila i contagi. Più cauti numeri degli organi sanitari: l'istituto sanitario 'Robert Koch' riferisce genericamente alla stampa tedesca di oltre un migliaio di casi. La crisi sembra comunque destinata a estendersi al Nord Europa, come mostrano i sette casi di contagio in Gran Bretagna.
Il sistema sanitario è sotto pressione, “sfidato al limite” - dice il presidente dell'Ordine dei medici federale, Frank Ulrich Montgomery, alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, chiedendo a tutti di non sottovalutare una norma igienica elementare, come quella di lavare bene e spesso le mani.
L'epicentro della infezione resta il Nord della Germania. “La situazione è molto tesa”, ha spiegato uno dei vertici sanitari dell'ospedale di Amburgo, Joerg Debatin. Nel suo ospedale si contano 102 pazienti affetti dalla sindrome emolitico-uremica (Seu); fra loro ben 27 bambini e 5 donne incinte. “Il trend che avevamo sperato all'inizio della settimana, quando ci aspettavamo una riduzione dei casi, non è stato confermato. - ha sottolineato il medico in una intervista alla Faz - Ci prepariamo a nuovi casi gravi”. Intanto, nel disorientamento generale, un tedesco su due - secondo un sondaggio Forsa - non consuma più cetrioli, pomodori e insalata. Ma c'é chi sconsiglia anche latte crudo e derivati. Mentre circa 130 prodotti alimentari sono stati sottoposti a indagini in Bassa Sassonia, dove i casi di sospetto contagio sono 414. Nel mirino dei ricercatori, oltre alla verdura, finiscono carne di manzo, fragole, e wurstel.

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