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Villa Sofia, pronti a reintegrare la figlia di Giaccone

PALERMO. "L'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello farà tutto ciò che è consentito e previsto dalle norme giuridico-amministrative per risolvere positivamente la vicenda della dottoressa Camilla Giaccone e favorire il suo reintegro nella direzione sanitaria di Villa Sofia". Lo dice Salvatore Di Rosa, direttore generale dell'ospedale.
Camilla Giaccone, 52 anni, figlia del professor Paolo Giaccone - medico legale del Policlinico di Palermo, ucciso dalla mafia l'11 agosto 1982 - è andata in pensione usufruendo dello "scivolo" previsto dalla legge per i familiari delle vittime di mafia. Ma l'Inpdap dopo aver accettato la richiesta, ha sospeso il vitalizio e così la donna è rimasta senza pensione e senza lavoro.
"L'azienda non ha mai invogliato - continua Di Rosa – né esortato in alcun modo Camilla Giaccone ad andare in pensione e ad oggi nessuno ricopre il suo posto. La sera stessa in cui sono venuto a conoscenza della vicenda ho subito chiamato la dottoressa per esprimerle la mia personale solidarietà e la disponibilità dell'azienda a riassumerla".

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