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Fisco, Cna: il "metodo" Tremonti penalizza le pmi siciliane

PALERMO. La Cna siciliana esprime profonda preoccupazione "per le conseguenze dell'applicazione del nuovo metodo di riscossione delle cartelle esattoriali voluto da Tremonti, che potrebbe rivelarsi una vera sciagura per la Sicilia". Per questo motivo la direzione regionale della Cna si riunirà il primo giugno a Palermo "per valutare tutte le iniziative necessarie a impedire questo ennesimo schiaffo del governo nazionale contro la nostra economia".
"Se anche in Sicilia verrà applicato il nuovo metodo voluto dal governo nazionale - dice Mario Filippello, segretario regionale della Cna - subiremo un colpo micidiale: invece di andare incontro alle imprese, infatti, con questo meccanismo 'medievale' di fronte al ritardo nel pagamento della cartella esattoriale si ricorre al sequestro della casa e al fermo dell'autoveicolo. Questa è una prospettiva insostenibile, soprattutto per le imprese marginali che chiedono di essere aiutate per reintegrarsi nei meccanismi economici".            
"Chiediamo inoltre al governo regionale – aggiunge Filippello - di sostenere le fasce deboli dell'imprenditoria siciliana anche attraverso un il sostegno al credito agevolato e un 'piano straordinario per il lavoro' che permetta ai comuni e agli enti locali di attivare piccoli e medi interventi di manutenzione delle infrastrutture e di ristrutturazione degli immobili pubblici".

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