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Ddl Formazione impugnato dal Commissario dello Stato

Secondo Aronica l'articolo 2 distorcerebbe i principi del Durc, assicurando l'erogazione del finanziamento agli enti anche se non abbiano provveduto a regolarizzare le posizioni contributive dei dipendenti

PALERMO. Il Commissario dello Stato Carmelo Aronica ha impugnato il comma 2 dell'articolo 2 del disegno di legge sulla formazione professionale approvato dall'Assemblea regionale lo scorso 18 maggio. Il provvedimento, secondo Aronica, viola gli articoli 3, 97 e 117, comma 2 lett. O) della Costituzione e l'art. 17 dello Statuto Speciale.
In particolare, l'articolo 2 del ddl distorcerebbe i principi del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) assicurando l'erogazione del finanziamento agli enti di formazione professionale anche se questi ultimi non abbiano provveduto a regolarizzare le posizioni contributive e assicurative dei propri dipendenti.
La norma approvata dall'Ars "nell'introdurre una disciplina difforme a quella nazionale per un determinato settore d'intervento della Regione (la formazione professionale), seppure transitoriamente, costituisce - dice il Commissario dello Stato - un ingiustificato e inammissibile travalicamento della normativa dello Stato in materia di previdenza ex articolo 117, comma 2, lett. o). La norma determina anche una ingiustificata disparità di trattamento rispetto a tutti i cittadini, imprenditori e/o privati destinatari di provvidenze pubbliche".

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