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La Sicilia al Salone del pesce sostenibile

A Genova torna Slow Fish dal 27 al 30 maggio. Uno spazio dedicato all'Isola con laboratori e degustazioni: 14 i produttori che partecipano alla manifestazione

PALERMO. Al via il Salone del pesce sostenibile, Slow Fish, organizzato da Slow Food. Dal 27 al 30 maggio le date dell’evento di grande rilevanza che si svolge ogni due anni a Genova e dedicato al mondo della pesca.
La Regione Sicilia, l’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi per la Pesca, vi sarà presente per la terza volta consecutiva con un’Isola del gusto. L’inaugurazione dello spazio avverrà il 27 alle ore 12 e trenta e vedrà la partecipazione delle istituzioni. Tra queste, l’Assessore Regionale alle Risorse Agricole e Forestali, Elio D’Antrassi. Tra le altre province partecipanti, Catania.
Per l’occasione ci sarà lo chef Natale Giunta, volto noto de ‘La Prova del cuoco’, programma televisivo di Rai1, che preparerà una degustazione a base di pescato siciliano. Fari puntati dunque sullo stato della pesca nel Mediterraneo, sui problemi ma anche sulle prospettive. Tra queste ultime il progetto riguardante il gambero del canale di Sicilia.  
“Slow Fish – spiega Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca di Mazara del Vallo – sarà l’occasione per presentare il disciplinare del gambero del Canale di Sicilia. Esso servirà a dare una maggiore trasparenza e quindi maggiori garanzie al consumatore. Del resto – aggiunge Tumbiolo – la vendita del gambero rappresenta il cinquanta per cento del fatturato della pesca siciliana. Occorre dunque un maggiore controllo che andrà a coinvolgere i vari comparti della filiera. Tutto questo per dare la giusta dignità ad un prodotto siciliano e contrastare le contraffazioni”.
Durante i quattro giorni di manifestazione si alterneranno, all’interno dell’Isola del gusto, varie attività, dai laboratori alle degustazioni. Attività tutte realizzate in collaborazione con Slow Food Sicilia. Stagionalità del pescato, metodi e tecniche di pesca nel mari siciliani (ci sarà ad esempio il nassarolo che mostrerà al pubblico i metodi tradizionali di creazione delle nasse), eccellenze del pescato siciliano, rivalutazione delle specie neglette (ad esempio, vope, triglie, etc),  metodi di conservazione del pescato con focus sul prodotto ittico surgelato appena pescato, “mangiamoli giusti” ovvero imparare a conoscere i pesci secondo la taglia/misura corretta. Queste sono solo alcune delle tematiche degli incontri. Lo stand prevede poi spazi espositivi per i 14 produttori siciliani che hanno aderito all’evento.

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