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Libia, affondate otto navi di Gheddafi

Raid notturno nella Nato sui porti di Tripoli, Homs e Sirte. "La Nato non ha avuto altra scelta che passare ad un'azione di forza per proteggere la popolazione civile della Libia e le nostre forze marittime"

BRUXELLES. La Nato comunica di aver affondato otto navi da guerra appartenenti alle forze del leader libico Muammar Gheddafi, durante una serie di raid aerei notturni dell'Alleanza sui porti di Tripoli, Homs e Sirte.
"Vista l'escalation nell'uso della forza navale, la Nato non ha avuto altra scelta che passare ad un'azione di forza per proteggere la popolazione civile della Libia e le forze marittime dell'Alleanza", afferma il retroammiraglio Russell Harding in un comunicato. Le otto navi, specifica la nota della Nato, sono state affondate nell'ambito di attacchi coordinati nei tre porti libici.
Intanto sarebbe stato ucciso sei settimane fa dalle forze pro-Gheddafi il fotografo sudafricano Anton Lazarus Hammerl, scomparso in Libia lo scorso 4 aprile insieme ad altri tre giornalisti stranieri. Lo dicono i familiari in un comunicato su Facebook. "Anton è stato ucciso dalle forze di Gheddafi in un luogo estremamente remoto del deserto libico. Secondo testimoni oculari, le sue ferite erano di tale gravità che non avrebbe potuto sopravvivere senza ricevere cure mediche", dice la famiglia di Hammerl.

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