PALERMO. Un amico di Massimo Ciancimino che avrebbe portato altrove e gettato in un cassonetto parte dell'esplosivo trovato in casa del figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, è indagato dai pm. Nei prossimi giorni, come si legge oggi sul Giornale di Sicilia, il gabinetto regionale di polizia scientifica terrà alcuni "accertamenti irripetibili" sui 13 candelotti e sui 21 detonatori fatti ritrovare dallo stesso Ciancimino nel giardino di casa sua. Il figlio di don Vito e il suo amico (del quale non sono state rese note le generalità) sono stati invitati a nominare un consulente e un difensore per partecipare alle verifiche sulla dinamite. I reati ipotizzati vanno dalla detenzione al porto illegale di esplosivi.
La vicenda era stata rilevata da Ciancimino jr durante l'interrogatorio a cui era stato sottoposto dopo l'arresto con l'accusa di calunnia nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Era stato proprio Massimo Ciancimino a rivelare ai magistrati di avere ricevuto di notte un pacco bomba da due sconosciuti. Nel corso del processo al generale Mori Ciancimino aveva sostenuto che parte dell'esplosivo sarebbe stata buttata in mare.
Esplosivo in casa, indagato amico di Ciancimino
L’uomo avrebbe gettato in un cassonetto parte del materiale trovato nell’abitazione del figlio dell’ex sindaco di Palermo
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