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Discariche immortali a Palermo

Da Brancaccio alla Marinella, da Baida a Monte Pellegrino sono decine i luoghi bonificati da Amia che si risporcano dopo pochi giorni

PALERMO. Il bollettino mensile dell’Amia sulle bonifiche delle discariche abusive la dice lunga. Le distese di spazzatura sono immortali. O meglio, per morire muoiono, ma risorgono sempre più possenti. Di casi ce ne sono a decine, dalla via Mattei, a Brancaccio, alla via Calcante, alla Marinella, dalla via Ruffo di Calabria, a Baida, alla via Monte Ercta, alle falde di Monte Pellegrino. Ci sono quelle storiche come la montagna di rifiuti dietro ai cassonetti di via Paruta, traversa di corso Calatafimi, e poi ci sono quelle di recente formazione come quella specie di ingrosso di mobili ed elettrodomestici abbandonati e già rimossi più volte nelle ultime settimane in via Brunelleschi, al Cep.?Insomma l’emergenza continua e avanza, come dimostrano i 165 interventi dell'ex municipalizzata ad aprile e non è prematuro pensare a un nuovo aggiornamento della già robusta quota 109, il numero di luoghi presi di mira dagli scaricatori censiti dall’azienda per l’igiene ambientale e dal Comune.
Una delle aree più colpite, ad esempio, è quella di via Mattei, nella zona industriale di Brancaccio. In entrambi i lati della carreggiata i rifiuti impediscono il passaggio dei pedoni. Tra i mucchi di immondizia si trova di tutto: una quantità sterminatata di sacchetti pieni, resti edili, pneumatici, pezzi di arredi, perfino documenti stracciati. Non mancano nemmeno lo spazio dedicato ai televisori, sei vecchi schermi in frantumi abbandonati uno accanto all’altro. Innumerevoli sono pure le siringhe che testimoniano il passaggio di tossicodipendenti nelle ore notturne. A nulla è bastato l'intervento straordinario dell'Amia che nei tre giorni compresi tra il 15 e il 17 febbraio scorso ha rimosso 107 pezzi di ingombranti e 54 tonnellate di rifiuti. Dall'ex municipalizzata inoltre precisano che «via Mattei rientra tra quelle vie di competenza del consorzio Asi, area sviluppo industriale».
Bonifiche vanificate nel giro di poco tempo anche in via Paruta, a Mezzomonreale. Gli operatori ecologici sono passati il 15 marzo, poi l'1 e il 9 aprile, caricando 31 pezzi ingombranti e 16 tonnellate di spazzatura. «Tutto inutile - dice a Ditelo a Rgs, Mariano Brusca, un residente - adesso, c'è anche la carcassa di un cane all'angolo con via Maio Oneto». Da tutt'altra parte della città, in via Calcante, alla Marinella, un altro esempio della longevità delle discariche abusive. L'ultima bonifica dell'azienda per l'igiene ambientale è datata 10 marzo. «Al momento - racconta Maria Vizzini - ci sono un divano, una vasca da bagno, materassi, un frigorifero. Li verranno a togliere come fanno sempre, ma poi si ricomincerà da capo».
Salvatore Clemente, invece vive in via Brunelleschi, strada che sta in mezzo tra Cep e Cruillas, dove da qualche mese dietro una postazione di una decina di cassonetti vengono continuamente gettate poltrone, lavatrici e altra roba di casa. Oltre al quotidiano passaggio pomeridiano per svuotare i cassonetti, gli uomini Amia sono stati lì per cancellare le discariche il 4, l'8 e l'11 aprile. «È vero - afferma Clemente - i netturbini vengono spesso, ma bisognerebbe togliere i sei contenitori rovesciati e inutilizzabili. Sono quasi un invito a gettare la spazzatura per strada». E gli scaricatori, si è ben capito, non hanno bisogno di assist.

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