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Agrigento, sequestro di reperti archeologi: imprenditore denunciato

Rinvenuti anfore, vasi, coppette, crateri, tutti in ottimo stato di conservazione, custoditi in cantina, in un armadio chiuso a chiave. Trovate anche armi comuni da sparo detenute illegalmente

AGRIGENTO. La guardia di finanza di Agrigento ha rinvenuto e sequestrato 170 reperti di rilevante interesse storico-artistico, fra cui 1.206 monete antiche e 55 monili che risalgono a varie epoche, in casa di un imprenditore.
Anfore, vasi, coppette, crateri, tutti in ottimo stato di conservazione, erano custoditi in cantina, in un armadio chiuso a chiave.
All'interno dell'armadio sono state rinvenute anche armi comuni da sparo, tra cui una carabina, due pistole semiautomatiche ed un revolver, complete di caricatori, oltre a 96 cartucce, nonché armi storiche, tra cui due schioppi ottocenteschi ad avancarica, una pistola, una sciabola, una scimitarra, uno stiletto ed una baionetta. Tutte le armi erano detenute illegalmente.
L'imprenditore è stato denunciato alla procura della Repubblica, per ricettazione e violazione delle norme in materia di tutela del patrimonio archeologico, ma anche per detenzione abusiva di armi e munizioni.

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