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Il prato del Foro Italico abbandonato

Ho portato i miei bambini al Foro Italico: ho sempre considerato questo spazio un vero tesoro per i palermitani, che hanno la fortuna di poter fruire di un grande spazio aperto, a due passi dal mare e dal centro, dove poter giocare a palla, o con gli aquiloni o girare in bici. Purtroppo, come spesso accade, sembra che molti palermitani tendano a considerare questa città come "cosa loro" nel senso più stretto e personale del termine e non come di un bene comune a tutti i cittadini, palermitani e non. Questa triste considerazione nasce dal fatto che il bellissimo prato era, come sempre, pieno di rifiuti da picnic (bottigliette, lattine, sacchetti di plastica) nonostante la presenza a pochi passi di cestini per i rifiuti. 
Come se non bastasse, come sempre e come succede anche nelle zone pedonali della domenica, ecco la presenza di scooter e moto che scorrazzano indisturbati in mezzo ai bambini che corrono a piedi, in bici o nei monopattini mettendo a serio rischio la loro incolumità, oltre che appestare l'aria con gli scarichi. La cosa più triste è la rassegnazione della gente: nessuno accenna una protesta, oramai sembra quasi naturale questo livello di inciviltà.
A volte mi viene quasi il dubbio di essere io quello "sbagliato", che ancora si indigna e che protesta, anche a rischio di essere pestato dal bullo di turno. Ecco, forse, oltre alla rassegnazione ed all'indifferenza, c'è anche la paura: anche perchè, in circa 4 ore trascorse sul prato del Foro Italico, non ho notato alcuna presenza di controlli da parte dei vigili o delle forze dell'ordine.
Naturalmente, nel momento in cui succederà l'inevitabile tragedia di qualcuno che si farà male, si troveranno i soldi ed i mezzi per garantire la sicurezza dei cittadini e, forse, gli stessi cittadini inizieranno ad indignarsi un po' di più ed a difendere i propri diritti anche da soli.  
Primo Valvo, Palermo

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