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Rapina anziana, ma viene tradito dalle sue tracce di Dna

E' successo in provincia di Enna. La vicenda risale al 12 ottobre quando il malvivente ha dimenticato il cappellino nella casa della donna dove ha fatto irruzione. La dimenticanza lo ha tradito

LEONFORTE. E' stato un cappellino da baseball ad incastrare un bandito, Giuseppe Cocuzza, 21 anni, protagonista con altri due complici di una rapina ai danni di una donna di 80 anni avvenuta a Leonforte, in provincia di Enna. La vicenda risale al 12 Ottobre scorso quando tre giovani, con il volto coperto, fecero irruzione a casa dell'anziana e, dopo averla immobilizzata e malmenata, si impossessarono di poche decine di euro e di alcuni oggetti in oro. Uno di loro dimenticò però nell'appartamento quel cappellino, trovato dagli investigatori della polizia. Nei giorni scorsi Cocuzza, che era tra i sospettati, è stato convocato negli uffici del commissariato dove, con uno stratagemma, gli è stato chiesto di pulirsi la bocca con un fazzoletto per prelevare il Dna. Il campione, insieme alle tracce rilevate sul cappellino, è stato inviato al Laboratorio di chimica del gabinetto regionale di Polizia Scientifica di Palermo per la comparazione che ha dato esito positivo. Il giovane, arrestato dagli agenti del commissariato di Leonforte, dovrà rispondere di rapina pluriaggravata in concorso.   

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