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Crisi mistica, così si è pentito Lo Verso

Da alcuni mesi lo si vedeva girare con la Bibbia in mano. Il reggente del clan di Ficarazzi ha già fornito una lista di nomi di mafiosi ai magistrati avrebbe fornito ai magistrati

PALERMO. Una crisi mistica avrebbe spinto il nuovo pentito Stefano Lo Verso a collaborare con la giustizia. E' stato lo stesso reggente della famiglia mafiosa di Ficarazzi a raccontarlo ai magistrati di Palermo. Da alcuni mesi lo si vedeva girare in bicicletta per le strade con una copia della bibbia in mano. Nelle Sacre Scritture ha detto di avere trovato la forza per incamminarsi verso un pentimento sincero. Le sue dichiarazioni sono al vaglio di magistrati e carabinieri che ne dovranno verificare l'attendibilità.     
Secondo il neo collaboratore, che ha favorito la latitanza di Bernardo Provenzano, il capo di cosa nostra prima dell'arresto girava indisturbato per le strade di Ficarazzi, Villabate e Bagheria forte del fatto che di lui si conosceva il volto ritratto da una vecchia fotografia. Lo Verso ha fornito una lista di personaggi, vecchi e nuovi, che farebbero parte della famiglia mafiosa di Ficarazzi. Le prime dichiarazioni del neo pentito sono state depositate questa mattina in corte d'appello, dove lo stesso Lo Verso è imputato per detenzione di un'arma assieme a un suo ex complice, Giuseppe Comparetto.

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