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Catania, uccise la figlia di un mese: rinviata a giudizio

CATANIA. Il Gup di Catania, Laura Benanti, ha rinviato a giudizio per omicidio volontario Claudia Barbera, la madre di 24 anni che il 28 luglio del 2008 ha ucciso la figlia di un mese nella loro abitazione del popolare rione di Librino, perché la piccola piangeva e non la faceva dormire. Il Giudice per l'udienza preliminare ha rigettato la richiesta di giudizio abbreviato, condizionato da una perizia psichiatrica che riteneva la donna incapace di intendere e volere, e fissato la prima udienza per il prossimo 27 maggio davanti la quarta Corte d'assise di Catania. Le indagini sull'infanticidio furono eseguite da carabinieri del reparto operativo, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e del sostituto Miriam Cantone. La donna confessò di avere ucciso la piccola perché esasperata: «piangeva sempre», disse ai magistrati in lacrime. Adesso è ricoverata in una struttura medica specializzata. Il dramma è maturato in un ambiente familiare non sereno. La donna ha anche un altro figlio, che all'epoca dei fatti aveva 13 mesi.

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