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Droga, inflitti 75 anni di carcere a otto imputati

Il processo a Palermo davanti al Gup, Marina Petruzzella, vedeva coivolti spacciatori che operavano nel Palermitano in contatto con camorra e trafficanti spagnoli

PALERMO. Oltre 75 anni di carcere sono stati inflitti a otto persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il processo si è svolto davanti al Gup di Palermo, Marina Petruzzella.    
Le condanne più alte sono state state inflitte a Vincenzo Mannino (14 anni e 8 mesi) ed Antonio Militello (15 anni). Più basse le condanne a Pietro Tumminia (7 anni e 6 mesi), Agostino Discrede (7 anni), Gaetano Baglione (8 anni), Filippo Paganello  (7 anni e 8 mesi), Gaetano Russo (7 anni e 10 mesi) e Fabio Cucina (8 anni). Quest'ultimo, assistito dall'avvocato Antonio Turrisi, è stato condannato solo per il traffico di stupefacenti, mentre è stato assolto dal reato di associazione per delinquere.   
Gli imputati sono stati arrestati assieme ad altre 55 persone, nel corso dell'operazione 'Triade'. Le indagini hanno permesso di sgominare una rete di trafficanti che operava tra Villabate, Ficarazzi, Bagheria, Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Termini Imerese e Cefalù, in provincia di Palermo, registrandone i contatti con gli ambienti della camorra napoletana e delle organizzazioni di narcotrafficanti della Spagna.     
La droga giungeva a Palermo dalla Spagna ed in città sono stati individuati almeno due depositi per lo stoccaggio temporaneo, entrambi nella zona di Brancaccio. Un altro troncone del processo si svolge, sempre con il rito abbreviato, davanti al gup Adriana Piras, mentre sei imputati hanno scelto il rito ordinario.  

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