Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pastore, futuro sempre più rosa: "Ma ne riparliamo a fine stagione"

Il Flaco ha rimandato ogni discorso sul suo destino a Palermo al termine del campionato, ma ha ammesso che l'idea è quella di restare in Sicilia. E su Rossi: "Col cuore, vorrei che restasse"

PALERMO. «Ho parlato col presidente. Ad ora mi sento di dire che rimarrò sicuramente al Palermo anche nella prossima stagione. Poi, a fine stagione, si vedrà». Parole e musica di Javier Pastore oggi in conferenza stampa a Boccadifalco. Che il Flaco abbia un feeling particolare col Palermo e con l’ambiente rosanero e che questo lo potrebbe portare a restare in Sicilia per un altro anno s sapeva. Le sue parole pronunciate oggi, però, non mettono la parola fine sulla sua permanenza in rosanero. I puntini di sospensione sono d’obbligo e tutto sembra rimandato tra circa un mese quando la palla smetterà di rotolare almeno in Italia, perché poi per lui sarà il momento della Coppa America. Davanti a taccuini e telecamere Pastore ha affermato di non essere neanche tanto disturbato dalle tante voci di mercato. Il suo nome è sulla bocca di tutti e la curiosità è tanta, dato che a un certo punto vengono stoppate le domande il mercato. Perché per il trequartista rosanero contano al momento solo le quattro partite di campionato e la semifinale col Milan in Coppa Italia. E poi c’è il discorso Rossi.

Chiarimento su Rossi. Pastore si è presentato oggi davanti ai giornalisti per chiarire le sue parole nel post partita della sfida col Napoli, quando ha detto che rifletterebbe sul suo futuro a Palermo in caso di addio del suo maestro Delio Rossi. «Io e il mister siamo due professionisti. Io non credo che il mister abbia bisogno che un giocatore dica di restare se anche lui rimane. Lui è un grande allenatore e una grande persona. Certo, se poi voi mi chiedete di lui, io col cuore rispondo che vorrei che restasse, perché mi ha dato tanto. Ma io non scelgo in base a quello che fa lui».

Roma e le altre pretendenti. Intanto, però, sembra continuare, neanche più tanto sotto traccia, il pressing della nuova Roma americana su Pastore. Il numero 27 rosanero nega, però, qualsiasi contatto con il ds Walter Sabatini. «Con Walter ci sono state solo telefonate amichevoli. È normale sentirci, è lui che mi ha portato qua. Comunque mi lascia anche indifferente il fatto che si parli tanto di me, anche perché non penso di andarmene e  per questo sono tranquillo. Se sono pronto per una grande squadra – continua Pastore –? Questo non lo so. Quando parlo di grande squadra, parlo di posto in cui posso fare passi avanti, di una società che sia più grande del Palermo e che possa continuare a crescere».

Coppa e settimo posto, si può fare. I pensieri di Pastore, dunque, sono rivolti al campo anche perché, come egli stesso afferma, da qualche settimana ha ripreso a divertirsi come tutta la squadra, dopo un periodaccio in cui è stato rovinato tutto, «un momento in cui forse – ha dichiarato Pastore - eravamo stanchi mentalmente». Ora, però, il gioco e i risultati hanno riportato i rosanero vicino a due obiettivi. Entrambi raggiungibili secondo Pastore. «In Coppa Italia abbiamo tante possibilità. Noi vogliamo arrivare in finale e abbiamo il vantaggio di avere il supporto della gente nella gara di ritorno. Per noi è una partita troppo importante. Ma abbiamo nel mirino anche l’Europa. Possiamo arrivarci tramite la coppa, ma a questo punto anche attraverso il campionato, perché ci sono ancora tanti punti a disposizione e il settimo posto non è più così lontano. Questo Palermo così forte è alla pari della Juve e anche di altre squadre più forti».

Inchino a Messi. La chiusura è dedicata al compagno di nazionale Messi, re del Bernabeu con due gol ieri sera nella semifinale di Champions tra Real Madrid e Barcellona. «È un grande ma non solo per quello che ha fatto ieri. Fa un calcio bellissimo. Speriamo possa fare così anche in Coppa America.

Caricamento commenti

Commenta la notizia