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Palermo, lettera con minacce al presidente dell'Ance

Nella missiva indirizzata a Giuseppe Di Giovanna vi sono "chiari riferimenti al percorso di legalità intrapreso dall'associazione costruttori con richieste esplicite affinché si interrompa questo percorso di riqualificazione e tutela dell'immagine dell'imprenditore edile"

PALERMO. Una lettera anonima di minacce è stata recapitata al presidente dell'Ance Palermo, Giuseppe Di Giovanna. Nella missiva vi sono "chiari riferimenti al percorso di legalità intrapreso dall'associazione costruttori di Palermo - afferma una nota - con richieste esplicite affinché si interrompa questo percorso di riqualificazione e tutela dell'immagine dell'imprenditore edile".
"Evidentemente - ha affermato Di Giovanna - questo nuovo corso a qualcuno non è gradito ma ci siamo dati delle regole ben precise e continueremo a rispettarle perché il nostro obiettivo è quello di dare nuova linfa all'intero settore e siamo convinti che solo mettendo fine alle connivenze si possa cercare di raggiungere questo risultato. Per questo Ance Palermo tutela e tutelerà tutti gli imprenditori edili che vorranno intraprendere un percorso di legalità". L'associazione lo scorso novembre ha varato uno Statuto etico per dare un "segnale chiaro ed inequivocabile che porti alla dissoluzione il binomio edilizia-criminalità. - spiega - La rivisitazione dello Statuto, che è diventato, di fatto, un codice etico che tutti gli associati devono rispettare, ha posto Ance Palermo all'avanguardia sul territorio nazionale, facendo da apripista a tutte le altre territoriali che stanno via via uniformandosi a questo "codice di comportamento".
Nel nuovo Statuto sono stati inseriti una serie di articoli che specificano i requisiti richiesti alle imprese per far parte dell'associazione, i termini del nuovo codice etico e di contrasto alle infiltrazioni mafiose, definendo anche eventuali provvedimenti sanzionatori.

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