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Finanziaria, da oggi si vota

Scontro sulla manovra. Botta e risposta fra Cracolici e il Pid sui precari del Ciapi. Caputo (Pdl) polemizza sulla chiusura di enti come l'Istituto Vite e Vino da inglobare nel Centro regionale per l'innovazione in agricoltura

PALERMO. Nascerà l’Archivio dell’Autonomia siciliana. Al costo di 2 milioni, il Centro regionale per l’inventario e la catalogazione metterà insieme tutti i documenti e gli atti parlamentari a partire dalla «Costituzione siciliana del 1812». È una delle norme di spesa inserite alla spicciolata fra le pieghe del maxi emendamento da 50 pagine e quasi 100 articoli.
In quella che è ormai la Finanziaria bis, l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, ha inserito una norma che permette di affidare la rete regionale di residenzialità per i soggetti fragili o con dipendenze patologiche e i centri per le cure palliative «anche a strutture private non ancora accreditate, purchè in possesso dei requisiti di legge, non titolari di accordi contrattuali». Sempre Russo si riserva la possibilità di emanare un decreto che fissi «i criteri per la quantificazione, anche in forma aggregata, dei rimborsi relativi ai costi sostenuti per il servizio di trasporto sanitario in regime convenzionale». Lo stesso decreto individuerà i criteri per scegliere le associazioni da mettere in convenzione. Infine, le Aziende sanitarie rinunceranno a recuperare i soldi erogati in più ai privati che hanno offerto prestazioni in regime di assistenza sanitaria indiretta.
Fin qui le norme. Ma è già polemica sulle prime anticipazioni, diffuse ieri, del maxi emendamento. Salvino Caputo (Pdl) ha criticato la scelta di chiudere gran parte di enti e agenzie regionali, a cominciare dall’Istituto della vite e del vino che al pari di altri verrà inglobato nel nuovo Centro regionale per l’innovazione in agricoltura.
Il clima resta molto teso. Come dimostra la seconda puntata dello scontro andato in scena giovedì in aula fra Antonello Cracolici, capogruppo Pd, e il Pid. Cracolici, che si era opposto a un emendamento di Marianna Caronia e Nino Dina per dare un contratto ad alcuni ex precari del Ciapi, aveva denunciato di temere per la propria incolumità sostenendo che «se qualcosa mi dovesse accadere, i mandanti saranno da ricercare in aula». Il capogruppo del Pid, Rudy Maira, ha scritto una lettera al presidente dell’Ars, Francesco Cascio: «È inaccettabile che Cracolici affermi che il sostenere una norma legislativa dallo stesso non condivisa faccia del proponente un "mandante" e di Cracolici una possibile vittima». Maira chiede a Cascio di intervenire «affinchè Cracolici ritiri in aula le sue affermazioni». Altrimenti Cascio dovrebbe «esercitare i poteri di cui è titolare stigmatizzando la inammissibilità dei comportamenti di Cracolici». In questo clima, da oggi si vota.

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