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Palermo, rimonta e spettacolo contro il Napoli

I rosanero vincono 2 a 1 nonostante un arbitraggio non certo favorevole. Al grande ex Cavani rispondono Bovo e Balzaretti. Espulso Rossi per proteste

PALERMO. La sorpresa più bella che ha regalato l’uovo di Pasqua ai tifosi del Palermo è proprio il Palermo. Questa settimana ha decretato il ritorno della banda Rossi. E il 2-1 contro il Napoli è il certificato che ufficializza questo dato dopo il pareggio in Coppa Italia di mercoledì col Milan. Una gara che ha restituito anche un entusiasmo sugli spalti come non si avvertiva da tempo. Il Palermo ha così riconquistato i suoi tifosi. Si può dire tutto a questa squadra che, nonostante non abbia più tanto da chiedere alla classifica, non sta davvero facendo regali a nessuno, vedi Milan, Roma e oggi Napoli, avversari con i quali è anche andata sotto con il risultato. Insomma, quando Rossi dice che questo gruppo è formato da gente seria, non sono parole regalate al vento. Un’altra dimostrazione di ciò è la tensione messa in campo dai rosanero oggi in campo in una partita che è stata pirotecnica specialmente nel primo tempo, frutto anche di decisioni arbitrali a dir poco discutibili. E i rosa hanno saputo scalare una montagna che è diventata ancora più in salita dopo appena un minuto col rigore realizzato da Cavani. Come a Milano, il Palermo non ha perso la testa e ha fatto partire la sua rimonta firmata da due difensori, Balzaretti e Bovo. Stavolta, però, rispetto a Milano, l’epilogo è ben diverso e la vittoria chiude anche definitivamente la corsa scudetto a favore del Milan, spegnendo per sempre i sogni della squadra di Mazzarri.



Il Palermo comincia come peggio non si potrebbe. Non passa neanche un minuto e Cassani combina subito la frittata. Il terzino colpisce di mano un cross dalla sinistra di Dossena destinato a Cavani e Damato fischia il calcio di rigore. Il grande ex della partita dal dischetto non sbaglia e non esulta, portando in vantaggio il Napoli. Di certo non è un periodo di grande forma per il numero 16 rosanero nel giro della nazionale. Due errori in tre giorni che sono valsi i gol di Milan e Napoli. La partita è subito vibrante e gli animi si surriscaldano quando al 19’, a parti invertite, stavolta Damato non concede il penalty al Palermo. È Campagnaro a “parare” con il braccio un tiro di Nocerino. Tra i rosa, però, nella fase centrale del primo tempo regna la confusione. La manovra non è fluida a dispetto di quella degli ospiti che non creano pericoli clamorosi, ma che si muovono sempre con ordine, appoggiandosi su Cavani e aprendo sulle fasce con Maggio e Dossena. Al 37’, però, si compie il riscatto dei terzini rosanero ammoniti nei primi minuti. Cassani crossa e il pallone finisce sul sinistro di Balzaretti che non ci pensa due volte e calcia in porta, trafiggendo De Sanctis. Il derby del Sud si infiamma letteralmente. La tensione sale alle stelle, tutta colpa di Damato che, nonostante i cinque cartellini gialli usciti fino a questo momento, dimostra di non avere più in pugno la partita. E il caos arriva proprio per colpa di un cartellino non estratto dall’arbitro per Pazienza già ammonito. Rossi scatta dalla panchina, andando a protestare in maniera veemente col quarto uomo Banti e viene allontanato dal campo. Ma il meglio del repertorio di Damato deve ancora arrivare. Migliaccio viene atterrato in area da Maggio. Il vantaggio sarebbe sacrosanto perché la palla arriva a Nocerino che deposita in rete, ma l’arbitro decide per il rigore. La freddezza di Bovo, che realizza dagli undici metri il 2-1, salva Damato da un Barbera già inviperito nei suoi confronti e si chiude così il primo tempo.



È un bel Palermo quello che esce dagli spogliatoi. Al 51’ ci sarebbe un altro calcio di rigore per fallo netto di Cribari su Hernandez. Ancora una volta Damato è nel pallone. Proprio la Joya due minuti più tardi sfiora il 3-1 dopo una bella ripartenza di Pastore, ma il suo mancino a girare sbatte sul palo. I rosa hanno la colpa di non riuscire a chiudere definitivamente i conti. E le occasioni le avrebbe anche, ma in contropiede la poca lucidità di Pastore e Ilicic grazia i partenopei, che subiscono inermi il gioco degli avversari. Ma è soprattutto a Hernandez che la squadra di Mazzarri deve dire grazie se non capitola definitivamente, quando all’86’ solo davanti a De Sanctis spara alto. Il Napoli però, oggi anche privo di Lavezzi squalificato, non ha la forza di punire i rosanero per le troppe occasioni sprecate e alla fine è festa Palermo. Il Rossi bis sta dunque centrando il suo obiettivo. Puntare tutto sulla semifinale di Coppa Italia abbandonando ogni velleità in campionato sarebbe stato un atto criminoso. La vittoria di oggi dimostra, infatti, quanto sia importante aver ritrovato un certo entusiasmo anche da parte dell’ambiente che oggi ha certamente spinto i suoi beniamini e alla fine ha chiuso lo spettacolo di oggi col coro: “Dai Palermo, portaci in finale”.

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