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Immigrati, gli 007: "Possibile nuova ondata dalla Libia"

Dopo le minacce del governo di Tripoli gli uomini dell'intelligence non escludono una nuova "invasione" di profughi scaricati sull'Italia

TRIPOLI. Una nuova, consistente ondata di profughi "scaricati" sull'Italia. Gli uomini dell'intelligence e dell'antiterrorismo non escludono che potrebbe essere questa la "conseguenza" minacciata dalla Libia dopo la decisione dell'Italia di inviare addestratori militari per i ribelli, assieme a Francia e Gran Bretagna.   


Allo stato infatti, fanno notare fonti qualificate, non risultano progetti di azioni terroristiche da realizzare nel nostro paese o nei confronti di interessi italiani all'estero e dei contingenti militari impegnati nelle missioni internazionali. Ciò non significa, in ogni caso, che la minaccia non venga tenuta in considerazione: le misure di sicurezza sono già al massimo livello da quando è scattato l'intervento della Nato e sono quasi quotidiani i 'report' degli uomini impegnati sul campo, sia in nord Africa sia in Italia.   


L'ipotesi più probabile, dunque, è che Tripoli possa attuare una ritorsione, 'spingendo' le migliaia di profughi presenti in Libia a partire sui barconi diretti in Italia. Molti dei 750 migranti arrivati a Lampedusa l'altro ieri, tra l'altro, hanno raccontato di esser stati obbligati dagli uomini di Gheddafi a lasciare il paese in fretta e furia. Bisognerà però attendere almeno 48 ore, sottolineano gli uomini dell'intelligence, per capire se è effettivamente questa la strada scelta dal Colonnello.

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