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Finanziaria, maggioranza in fibrillazione

Vertice in cerca di un'intesa sul testo. L'Udc, addirittura, ha confermato la messa in discussione dell'alleanza se non saranno apposti correttivi alla manovra. Ma i mal di pancia sono anche all'interno di Fli e del Pd. In particolare, col maxiemendamento viene contestato al governo di avere stravolto il testo depositato in commissione Bilancio

PALERMO. Nervi tesi nella maggioranza in cerca di un'intesa per sbloccare l'impasse che si è creata sulla manovra finanziaria, dopo il maxiemendamento presentato dal governo. La commissione Bilancio dell'Ars, che doveva riunirsi alle 15, non ha ancora cominciato l'esame del testo. La maggioranza si è riunita in un vertice nella sala della giunta regionale di Palazzo dei Normanni, alla presenza dell'assessore all'Economia, Gaetano Armao.
Secondo quanto si apprende proprio in ambienti della coalizione che sostiene il governo di Raffaele Lombardo, è probabile che il maxiemendamento sia in buona parte modificato. L'Udc, addirittura, ha confermato la messa in discussione dell'alleanza se non saranno apposti correttivi alla manovra. Ma i mal di pancia sono anche all'interno di Fli e del Pd. In particolare, col maxiemendamento viene contestato al governo di avere stravolto il testo depositato in commissione Bilancio.
In attesa di capire come andare avanti con la finanziaria, alcuni deputati regionali stazionano da diverse ore davanti la porta della commissione Bilancio, nel corridoio del piano parlamentare. I funzionari intanto stanno verificando gli aspetti tecnici della manovra, incrociando le norme contenute nel disegno di legge e nel maxiemendamento del governo.
Riunioni informali e conciliaboli di palazzo sono stati interrotti dalla messa celebrata nella Cappella Palatina dal cardinale di Palermo, Paolo Romeo, in occasione della settimana santa per le celebrazioni pasquali, alla presenza di un nutrito gruppo di parlamentari.

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