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Caltanissetta, terzo giorno di sciopero dei netturbini

I lavoratori reclamano il pagamento dello stipendio dello scorso marzo. Il commissario liquidatore dell'Ato Ambiente Cl 1, Elisa Ingala, annuncia che le casse della società d'ambito sono vuote

CALTANISSETTA. A Caltanissetta i netturbini sono al terzo giorno di sciopero e reclamano il pagamento dei salari di marzo. La protesta a oltranza ha provocato l'accumulo di rifiuti in strada e ieri la processione di Gesù Nazareno, in piazza Garibaldi, si è snodata tra i sacchetti di spazzatura.   


"L'Ato Ambiente Cl1 è al collasso finanziario e non potremo fronteggiare questa emergenza senza il contributo finanziario del Comune di Caltanissetta - dice Elisa Ingala, liquidatore dell'Ato -. A fronte di 2 milioni di euro versati dalla società d'ambito a partire da gennaio, il sindaco di Caltanissetta Michele Campisi ha contribuito sussidiariamente versando appena 300 mila euro". Da qui le difficoltà del liquidatore della società alle quali si aggiungono le contestazioni contrattuali del Comune di Caltanissetta nei confronti della società "Nissambiente" che gestisce in città il servizio di igiene  ambientale, in regime di proroga.    Intanto per tentare di risolvere la controversia, nel pomeriggio i prefetto Umberto Guidato ha convocato una riunione alla quale sarà presente anche una delegazione di netturbini.

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