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Allegri: attenti alla Samp

Il tecnico rossonero: "A questo punto del campionato contano le motivazioni. Ibra? Restera con noi"

MILANO. Ibrahimovic resterà rossonero, Cassano è una pedina preziosa sullo scacchiere del Milan, Mark Van Bommel è un giocatore di cui si parla poco ma che dà tanto, Robinho ha lavorato molto per il collettivo: la cosa più importante è comunque vincere contro la Sampdoria. Sono i temi della conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida di campionato.
Parole che si incrociano con quelle di Adriano Galliani impegnato in Lega. L'amministratore delegato del Milan torna sul caso Ibrahimovic: "Non ho detto che non gli siano state tirate le orecchie. Le nostre vicende non escono e non si sanno. Se ci siano state tirate d'orecchie o di altre parti del corpo, oppure nessuna tirata, sono affari nostri". Galliani è tranchant sulla corsa scudetto: "Finiamola con la banalità delle finali. Noi abbiamo cinque ottavi di finali da qui alla fine. Ogni partita è importante ma non più delle altre. Non ho idea di quale partita sia la più difficile. Con Napoli e Juventus abbiamo ottenuto sei punti, con Bari e Palermo un punto, Inter e Fiorentina sei punti".
Allegri - disteso e calmo ma anche grintoso ed effervescente - mette subito le cose in chiaro: "Guai a sottovalutare la Sampdoria. Bisogna vincere a tutti i costi e incassare i tre punti". Il Milan sembra abbia la strada spianata verso la conquista dello scudetto ma, per l'allenatore, bisogna fare un passo dopo l'altro, andare avanti partita per partita: "A questo punto le motivazioni sono fondamentali indipendentemente dagli impegni. Siamo nel finale e, se l'Inter fosse andata avanti, sarebbe rimasta in lotta e lo farà fino alla fine così come il Napoli".

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