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Per i rosa allenatore straniero in vista

Darko Milanic, attuale guida di quel Maribor che in estate fu fatto fuori dal Palermo nel preliminare di Europa League

PALERMO. La questione panchina. C’è e andrà affrontata. Non subito, magari dopo la semifinale di Coppa Italia con il Milan. Un eventuale approdo in finale potrebbe fare cambiare gli scenari, che intanto si stanno iniziando a delineare. La prima notizia è che il Palermo il prossimo anno potrebbe avere un allenatore straniero. Chi? Darko Milanic, attuale guida di quel Maribor che in estate fu fatto fuori dal Palermo nel preliminare di Europa League. Zamparini in quel doppio confronto fu colpito dal modo in cui giocava il Maribor, tanto da andarsi a prendere anche tre giocatori di quella squadra: Ilicic, Bacinovic e Andelkovic.
Milanic, 43 anni, ha una buona esperienza e anche quest’anno sta portando il Maribor alla vittoria in campionato (con lo stesso club ha già vinto un titolo, una Coppa ed una Supercoppa slovena), in più ha dalla sua la conoscenza della lingua italiana. Quando il Palermo giocò contro il Maribor, in conferenza stampa non ci fu bisogno di interprete: Milanic, infatti, stupì tutti con un perfetto italiano. E così, dopo aver prelevato i pezzi pregiati del Maribor, a giugno Zamparini potrebbe completare l’opera portando a Palermo anche l’allenatore (sarebbe il primo straniero della lunghissima lista del patron rosanero). Nelle settimane scorse il club sloveno ha proposto il rinnovo a Milanic, ma lui ha risposto no. Il motivo? Il tecnico ha già firmato un pre contratto con il Palermo, che non è garanzia assoluta di panchina ma un bel vantaggio sulla concorrenza. Prima di fargli mettere la firma su quello definitivo, Zamparini però vuole sondare bene il mercato degli allenatori italiani. Insomma se il presidente non troverà il tecnico che gli garberà, la panchina sarà di Milanic. Se, invece, il presidente troverà l’allenatore dei desideri, allora andrà risolta la questione con lo sloveno.
Fin qui le certezze. Ambito in cui rientra anche un incontro di Zamparini con Giampiero Gasperini, ex tecnico del Genoa. Incontro avvenuto prima che Milanic firmasse quel preliminare di accordo. Il colloquio fra il presidente del Palermo e Gasperini è avvenuto due mesi fa a Vergiate e in quell’occasione il tecnico - ed ex rosanero - diede una sorta di assenso a Zamparini. Due mesi dopo, però, qualcosa è cambiata. Gasperini, infatti, non è più entusiasta come prima, anche perché nel frattempo sono arrivate sirene incantatrici. La Roma degli americani, ad esempio, ma anche la Fiorentina e la Juventus. E si parla anche del Napoli se Mazzarri - a fine stagione - decidesse di andare via. Insomma Gasperini non ha fretta, anche perché da un punto di vista economico è «tutelato»: il tecnico ha ancora un anno di contratto con il Genoa e può decidere con tutta calma. Di sicuro il Palermo non è più la sua prima scelta.
Ovviamente Zamparini non ha fatto una piega - un allenatore tanto lui già ce l’ha, Milanic appunto - ma nel frattempo continua le consultazioni con il nuovo ds Pasquale Sensibile. L’ufficialità non può esserci perché Sensibile è sotto contratto col Novara, ma non ci sono più dubbi che l’uomo mercato di Zamparini è lui. L’alternativa a Milanic il Palermo, naturalmente, la cerca in Italia. Tramontato Gasperini (almeno per il momento), un nome potrebbe essere quello di Stefano Pioli, attuale tecnico del Chievo. Anche lui è giovane e i bene informati dicono che Sensibile sia un suo grande estimatore. Pioli a giugno andrà in scadenza, dunque non ci sarebbe nemmeno da trattare col Chievo. Un contatto vero e proprio non c’è stato perché Pioli per ora pensa a salvare il Chievo, di sicuro ci sarà più avanti. Radiomercato dice anche che nelle prossime settimane a Zamparini sarà proposto il nome di De Canio, pure lui in lotta per la salvezza con il Lecce. Di lui si era già parlato in passato, in Salento De Canio sta facendo bene, ma probabilmente non è l’allenatore perfetto per Zamparini. Così come non lo sono Beretta (che nelle ultime stagioni ha collezionato solo delusioni) e Malesani, altri due che potrebbero essere «offerti» al Palermo. Su Malesani, comunque, c’è la Sampdoria e a prescindere da come finirà la stagione dei blucerchiati.
Spartiacque di quello che succederà in panchina sarà, comunque, la Coppa Italia. E l’«argomento» si collega a Delio Rossi. Dopo la breve e sfortunata parentesi di Cosmi, il tecnico è tornato per finire il lavoro iniziato un anno e mezzo fa e magari per regalare il primo trofeo della storia al Palermo. Arrivasse il trionfo in Coppa Italia, tutti gli scenari descritti in precedenza potrebbero cambiare. Rossi ha un contratto che scade a giugno ma anche un’opzione per il rinnovo. Se il Palermo vincesse la Coppa, è certo che Zamparini farebbe valere quell’opzione. A quel punto a decidere dovrebbe essere Rossi che si troverebbe davanti ad un bivio: accettare con tutte le conseguenze del caso (vedi alla voce querelle con Zamparini) oppure salutare. A malincuore, perché il tecnico è amatissimo dai tifosi del Palermo. Un mese, un mese e mezzo e se ne saprà di più. Milanic intanto ha già la carta d’imbarco e le valigie pronte.

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