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Addiopizzo, ecco la nuova campagna

L'associazione, adesso ente sede del servizio civile, ha avviato un 'iniziativa per far chiarezza sull'omicidio di Nino Agostino e della moglie

PALERMO. Dopo sette anni di attività, un anno di svolta per il Comitato di Addiopizzo che, per la prima volta, è stato accreditato come ente sede del Servizio Civile Nazionale. E con l'occasione è stata presentata la prima attività portata avanti grazie al contributo dei 12 volontari: la campagna “Desiderio di verità” che appoggia la petizione online proposta dal gruppo “19luglio1992” affinché venga fatta chiarezza sul caso Agostino.
Presso la sede di via Lincoln 131, Giuseppe Enrico Di Trapani, rappresentante dei dodici volontari che lavoreranno al progetto “Pizzo: Liberazione in corso. Cittadinanza attiva e difesa civica del territorio”, ha chiarito gli obiettivi che l'iniziativa si pone. "Addiopizzo non abbandonerà le tradizionali linee direttive che, da sempre, la motivano - afferma - : servire la patria e spingere la cittadinanza all'azione sarebbero parole vuote e prive di valore se non si lavorasse per metterle in atto". E ancora: "La società civile si aspetta tanto e sempre di più dall'associazione - continua - e, come risorse al servizio del doveroso senso civico, offriremo il nostro contributo. Sono tre i settori d'intervento su cui canalizzeremo la nostra attenzione: il settore commercianti, il settore scuole e quello rivolto alla comunicazione e alle attività di promozione e sensibilizzazione".
E Addiopizzo rinnova la sua attenzione per il territorio che sarà diviso in “mandamenti della legalità”. Sarà, così, aggiornata la Guida delle attività commerciali Pizzo-free, a sostegno degli imprenditori liberi dal racket. "Non pagare e denunciare sono gli unici e potenti strumenti per uscire dall'isolamento a cui costringe il ricatto mafioso - spiega Di Trapani -. I consumatori non devono dare neanche una minima parte ai criminali e per questo è importante aiutare chi si oppone all'egemonia mafiosa, educando i cittadini alla strategia economica del Consumo Critico". Ma non solo: nelle scuole sono previsti nuovi incontri con gli studenti, mentre per quanto riguarda la comunicazione l'associazione punta molto sulla pagina Facebook e sul sito www.addiopizzo.org.

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