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Agrodolce, corteo a Palermo contro lo stop alle riprese

Manifestazione di protesta dei lavoratori della fiction. In piazza anche gli attori Orio Scaduto ed Ernesto Maria Ponte

PALERMO. "Agrodolce non deve morire". Con  questo appello si è aperto il corteo di maestraenze e  lavoratori che ha sfilato per le vie del centro di Palermo dopo essere partito da piazza Politeama. Il corteo, promosso dalla  Slc-Cgil, è composto da maestranze, macchinisti, aiuto registi e operatori che protestano per lo stop delle riprese della  fiction prodotta dalla Rai con il contributo della Regione  e per il mancato pagamento degli stipendi. Nella serie  sono impegnate 221 persone, 300 attori secondari e 1.700  comparse, per un importo da 42 milioni di euro. Al suono di una  sirena, seguito da quello di una sventagliata di mitragliatrice,  i manifestanti si sono buttati a terra improvvisando un 'flash mob' al Politeama e in Piazza Massimo. Alla protesta hanno  partecipato anche gli attori Orio Scaduto e Ernesto Maria Ponte. "E' un progetto - spiega Consuelo Lupo, attrice che si occupa  del casting della serie - i finanziamenti ci sono, ma quello che  temiamo è che non ci sia la volontà di proseguire. Manca una  società fideiussoria cui appoggiarsi, ma la nostra paura è che  trovata la società ci sia comunque uno scollamento produttivo  per cui si decida di non investire nella serie e terminare le  riprese". "Questo - ha aggiunto - è un prodotto di qualità  dove per contratto devono esserci 10 minuti di riprese in  esterna, molto costosi. Anche il cinema qui è mordi e fuggi,  'Agrodolce', invece,- è un progetto troppo importante per la Sicilia". Al termine del corteo una delegazione sindacale sarà  ricevuta in prefettura, dove è stato aperto un tavolo di crisi  e dove i manifestanti chiederanno la partecipazione dei  coproduttori, Rai e Regione Siciliana per assicurare il futuro della serie

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