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Lampedusa, migranti dispersi: riprendono le ricerche

In mare sono usciti una motovedetta della Guardia costiera, un pattugliatore navale maltese e in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. Ieri notte si è rovesciato un barcone con a bordo circa 300 persone, di cui solo 53 sono state salvate

LAMPEDUSA. Sono riprese all'alba nel Canale di Sicilia le ricerche dei dispersi del naufragio di ieri notte, quando a 39 miglia da Lampedusa si è rovesciato un barcone con a bordo circa 300 migranti, di cui solo 53 sono stati salvati.    
In mare sono usciti una motovedetta della Guardia costiera, un pattugliatore navale maltese e in volo si alternano due aerei della Capitaneria di porto. Più tardi si alzeranno in volo anche un elicottero e un aereo della Guardia di finanza.    
Intanto, è rientrata a Lampedusa la nave Flaminia, che ieri aveva raggiunto l'area in cui si è consumata la tragedia per contribuire alle ricerche degli eventuali superstiti. Ma le speranze di ritrovare qualcuno ancora in vita sono ridotte al lumicino. "Non bisogna comunque lasciare nulla di intentato - dice il comandante della Guardia costiera, Pietro Carosia - la nostra speranza è sempre quella di trovare un naufrago, magari aggrappato ad un pezzo del relitto".    
Non è cominciato per ora invece il recupero dei cadaveri e, fanno sapere alla Capitaneria di porto, si attendono già in mattinata disposizioni per iniziare le operazioni.

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