PALERMO. Nonostante i tagli, nonostante l’austerity, nonostante la crisi gli incarichi concessi dalla Regione siciliana restano migliaia. I nomi, circa mille, nel lunghissimo elenco dei posti di sottogoverno – come spiega il Giornale di Sicilia in edicola oggi - sono circa quattrocento in meno e gli stipendi hanno subito un ridimensionamento del trenta per cento, ma i compensi possono ancora sfiorare i settantamila euro l’anno (è il caso di Francesco Riggio, presidente del Ciapi di Palermo).
Alla cabina di regia della presidenza della regione per migliorare l’uso delle risorse comunitarie e statali, sono andati circa 100 mila euro lordi: 32 mila all’avvocato Aurelio Bruno, e 9.500 l’uno agli altri componenti: Vincenzo Fazio, Francesco Faraci, Giuseppe Lapis e Robert Leonardi che hanno dedicato all’incarico sette ore e mezzo di lavoro tra giugno e ottobre.
Al direttivo del Corecom sono andati 150 mila euro lordi, 50 mila ciascuno a Salvatore Sammartino e Giuseppe Verde, come componenti della commissione paritetica dello statuto per la riforma federale della Sicilia.
Sottogoverno, ecco gli stipendi della Regione
Un migliaio gli incarichi distribuiti lo scorso anno, 400 in meno del 2009: da zero a settantamila euro il costo di ognuno degli esperti. Il record del sirettivo del Corecom: 150 mila euro lordi. “Tagli” del trenta per cento degli stipendi
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