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La storia della villa "Due Palme", nuova casa del premier

Per anni di quella casa a Lampedusa nessuno ne voleva sentire parlare, adesso dopo la notizia dell'acquisto da parte del premier i telefoni dell'agenzia che gestisce l'immobile sono diventati roventi. "Ma ormai appartiene al presidente del Consiglio"

LAMPEDUSA. Quando si dice che la vita è strana. Per anni di quella villa chiamata «Le due Palme» di 330 m², con oltre 5 locali e 3 bagni nessuno voleva sentirne parlare. Ed allora per recuperare qualcosa delle spese di gestione veniva data in affitto. Sul posto c’era il custode Antonio Nicolini: 2.200 euro per una settimana in bassa stagione, 3.500 dal trenta luglio ad agosto. Ma da mercoledì scorso, dopo l’arrivo sull’isola di Silvio Berlusconi e l’annuncio «ut et orbi» dell’ acquisto, il telefono della «Vulcano Consult», agenzia immobiliare di Lipari gestita da Alfredo Gennaro D'Agata che vende ed affitta case in tutte le isole siciliane, è diventato rovente. «Riceviamo numerose chiamate ed anche email - dice Alfredo Gennaro D'Agata -. Chiedono se l’immobile è ancora in vendita. La risposta, ovviamente è negativa: quella casa ora è del presidente del Consiglio».



Telefonate e posta elettronica si sono accavallate anche dopo che il presidente Raffaele Lombardo, e poi alcune trasmissioni televisive, giovedì sera avevano gettato un’ombra sulla compravendita. «Ho la sensazione - aveva detto Lombardo in conferenza stampa - che Berlusconi la casa non l'abbia comprata veramente. Dopo averla vista mi ha detto che è troppo vicina all’aeroporto, rumorosa». Ma dall’agenzia immobiliare la risposta all’esercito di acquirenti anche ieri è rimasta irremovibilmente negativa, nonostante l’annuncio su Internet non sia stato ancora oscurato. «Io so che i legali del premier - aggiunge Alfredo Gennaro D'Agata - hanno concluso la trattativa con i proprietari. Ed il giorno dopo mi è stato detto di togliere l’immobile dal mercato. Se ci fossero stati dei ripensamenti l’avrei saputo». Il premier ha scoperto la casa navigando sul web. E deciso a mettere le mani sul quel piccolo paradiso a dieci metri dal mare di Cala Francese ha mosso i suoi collaboratori fidati e raggiunto direttamente i proprietari di origine siciliana anche se vivono da anni a Roma. Si chiamano De Stefani. Sono tre gruppi familiari. Prima erano solo loro ad abitare la villa. Poi hanno iniziato a darla ad amici, infine ad affittarla. Le stanze della villa hanno ospitato la famiglia Montanari (quella del confetto Falqui), ed anche l’attore Gian Maria Volontè.



Il giardino è proprio sulla spiaggia: duemila metri quadrati con pini, margherite, ulivi, agavi e le «due palme» che danno il nome all’immobile. I posti letto sono otto. Le due camere al piano terra hanno letti singoli. Entrambe dotate di ventilatori al soffitto. Altre due camere sono al piano superiore e hanno letti matrimoniali. Ci sono due verande. Una è proprio di fronte alla cucina con un tavolo per 10/12 persone. Di fronte alla casa un lungo vialetto porta al mare magico e dal colore turchese. Si narra che nel terreno della villa una monaca abbia sepolto, ai tempi dei pirati, un’anfora piena di monete d’oro, mai ritrovata. Vuoi vedere che il Berlusca, l’uomo delle bandane, trasformerà questa storia in favola? E guadagnerà la sua villa numero «26» a costo zero?

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