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Miccoli: "Vincere a Catania sarebbe il nostro scudetto"

Tutte le sensazioni del capitano del Palermo all'inizio della settimana che porterà al derby. Tutte le pressioni della classifica sui rossoazzurri ma per il numero 10 rosanero questa è una sfida a parte

PALERMO. Svaniti già da qualche tempo i sogni Champions, il derby rimane uno degli ultimi obiettivi della stagione rosanero. Il Palermo non vince a Catania dal 2007. Ma di quella sfida molti non ricordano il risultato, bensì tutto quello che è successo fuori dallo stadio che sfociò con la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, dopo gli scontri tra tifosi e forze dell'ordine. Il pubblico rosanero tiene a ritornare da Catania con tre punti e lo fa capire a chiare lettere, è proprio il caso di dirlo, con uno striscione all’ingresso dall’impianto di allenamento della squadra a Boccadifalco. «3.04.2011. Vinciamo il nostro scudetto. Abbattiamoli». Queste le parole dello striscione. Parole che non sono esagerate secondo il capitano rosanero, Fabrizio Miccoli, intervenuto oggi in conferenza stampa.

Derby da regalare ai tifosi. «Sappiamo quanto la nostra gente tenga a questo derby. Siamo consapevoli che dobbiamo giocare una grande gara per renderli felici». Il numero 10 rosanero fa anche un passo indietro agli ultimi derby. «Alcuni non li ho giocati per infortunio, ma credo che nelle ultime sconfitte a Catania sia stata più una questione di episodi che di mancanza di grinta».

Tutte le pressioni sul Catania. Domenica, intanto, le motivazioni, ma soprattutto tutte le pressioni dovrebbero ricadere sui padroni di casa per i quali tre punti sarebbero vitali. Miccoli è d’accordo a metà con questo pensiero. «Certo, sappiamo che la vittoria, vista la situazione in classifica, è più importante per loro che per noi. Ma quando affronti un derby, sai che è una partita a parte e che è sempre importante fare bene  per i tifosi. Per noi – ha aggiunto Miccoli – sarà andare a Catania senza paura, giocando da Palermo come abbiamo fatto col Milan, perché la loro salvezza passa dal Massimino dove li ho visti giocare molto bene. Se devo scegliere un giocatore temibile, faccio il nome di Maxi Lopez». 

Fastidio a stare fuori. E proprio per il derby il capitano dovrebbe essere in ballottaggio con Pinilla, non in perfette condizioni fisiche, per un posto da titolare. «Se Cosmi decide di giocare con una sola punta, sicuramente sarò in lizza con Pinilla ed è giusto decida il mister. A me dà fastidio stare fuori tutte le gare. Però attenzione, perché io ci rimango male quando non mi sento più importante all’interno di un progetto. Ho ancora due anni di contratto, ma se vedo che le cose cambiano vado via prima. In questo momento mi sento importante e mi sento ancora il capitano di questa squadra».

Squadra cambiata con Cosmi. A proposito delle scelte di Cosmi, Miccoli fa il punto della situazione sul nuovo modulo messo in campo dall’uomo del fiume. «Si vede lontano un miglio che giochiamo in maniera completamente diversa rispetto a quando c’era Rossi. La squadra però ha risposto relativamente in fretta ai nuovi meccanismi. Per quanto riguarda la persona, invece, ho ritrovato Cosmi come lo ricordavo, non è cambiato. Anzi, forse con molta più voglia,, più grinta, perché era da tempo che non riusciva ad allenare e ad esprimersi».
Massimino, il ritorno dei tifosi rosa. Il ritorno dei tifosi del Palermo al Massimino per il derby, infine, è l’occasione per Miccoli per dire la sua anche sulla tessere del tifoso. «È bello riavere a Catania il supporto della nostra gente, un fatto molto importante. Anche se molti altri non possono venire per il fatto della tessera del tifoso e la vedo come una scorrettezza per chi non ha voluto farla. Arriveremo al punto che faranno le impronte digitali a chi arriva allo stadio».

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