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Lombardo: liberare Lampedusa entro mercoledì

Il presidente della Regione: “Pronti a collaborare ma il governo nazionale deve occuparsi di questo problema. I barconi approdino su navi per identificazione e smistamento”

ROMA. "Entro mercoledì si dovrà evacuare l'isola e impedire altri sbarchi. O il governo fa funzionare gli accordi con Tunisi oppure Lampedusa non può essere il primo approdo per i migranti. Li portino a Porto Empedocle, se ce la fanno". Lo afferma il governatore siciliano Raffaele Lombardo in un'intervista al Sole 24 Ore.
Il presidente della Regione Sicilia si dice "pronto a collaborare perché si individui anche in Sicilia un altro punto d'arrivo. Altrimenti - suggerisce - li imbarchino, organizzando 4-5 grandi navi dove far approdare i barconi in arrivo dal Nord Africa e dove svolgere le attività di identificazione, perquisizione e controllo sanitario che oggi vengono fatte a terra. Poi, con navi spola o con aerei direttamente dall'aeroporto di Lampedusa, si trasportino tutte queste persone alle destinazioni finali".
Maroni, afferma Lombardo, "mi ha chiesto collaborazione e non posso negargliela. Però dovevano cominciare a occuparsi subito del problema. Lampedusa è stata condannata alla morte civile, sociale, umanitaria e sanitaria. Le madri sono pronte allo sciopero della fame e ad andare a Roma a fare l'inferno".
Lombardo ricorda quanto fatto dalla sua Regione per fronteggiare l'emergenza. "Abbiamo inviato seimila metri cubi d'acqua potabile, assicurato lo smaltimento straordinario dei rifiuti per 250mila euro, mandato 800mila euro di contributi per i pescatori, potenziato il servizio sanitario, aggiungendo tra l'altro un secondo elicottero che ha già salvato due vite".
Inoltre, aggiunge, "siamo pronti a mandare la cucina da campo e tutto ciò che serve".

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