TUNISI. I ministri degli Interni e degli Esteri, Roberto Maroni e Franco Frattini, sono giunti a Tunisi per una serie di incontri istituzionali con l'obiettivo di frenare gli sbarchi di tunisini verso Lampedusa (circa 15 mila nei primi tre mesi dell'anno). Frattini e Maroni incontreranno il premier tunisino Beji Caid Essebsi ed altri ministri. L'obiettivo è tornare in Italia con un'intesa che preveda il ripristino dei controlli di polizia alle frontiere marittime - ora praticamente azzerati - ed avviare i rimpatri dei migranti già sbarcati. I due ministri sono pronti a mettere sul piatto aiuti economici, uomini e mezzi (motovedette, apparecchiature, radar, etc.), nonché un'adeguata quota di ingressi legali. Non sarà tuttavia agevole ottenere impegni vincolanti dalle autorità tunisine: il governo in carica è infatti transitorio in attesa delle elezioni previste per il prossimo luglio
Immigrazione, Frattini e Maroni a Tunisi
I ministri degli Interni e degli Esteri sono giunti nel paese nordafricano per una serie di incontri istituzionali con l'obiettivo di frenare gli sbarchi verso Lampedusa (circa 15 mila nei primi tre mesi dell'anno)
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