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Palermo, raddoppiato il numero delle vittime della strada

Quindici le vittime della strada dall'inizio dell'anno sino a oggi. Una lunga scia di sangue che sembra inarrestabile. Viale Regione siciliana la strada più pericolosa

PALERMO. In città si muore di più. Raddoppiato il numero delle vittime della strada, in aumento anche le riserve sulla vita, calano invece, sia pure di poco i feriti. Quindici le vittime della strada dall'inizio dell'anno sino a oggi. Una lunga scia di sangue che sembra inarrestabile. Questo il quadro che emerge da una statistica elaborata dai vigili urbani della sezione infortunistica stradale e resa nota dal comandante Serafino Di Peri. «La causa principale degli incidenti, soprattutto quelli più gravi - sottolinea Di Peri - è quasi sempre da addebitare all'alta velocità, all'imprudenza e al mancato rispetto della precedenza. Lancio un appello affinché ci sia una maggiore autodisciplina da parte di tutti».



E proprio per fronteggiare il problema degli incidenti, il comandante ha incrementato i controlli con l'autovelox. Sono circa cinquemila le multe elevate da gennaio sino a oggi, circa 900 le patenti ritirate per l'alta velocità. La maggior parte delle quali proprio in viale Regione siciliana, dove quasi quotidianamente vengono effettuati servizi con l'occhio elettronico, anche di notte. Un'azione che proseguirà anche nei prossimi mesi.
Secondo i dati resi noti dai caschi bianchi nell'anno, da gennaio sino a ieri ci sono stati 15 morti, contro sette dello stesso periodo dell'anno scorso. Le riserve sono state 21, due in più rispetto ai primi tre mesi del 2010. Da gennaio sino a ieri i vigili urbani hanno rilevato 750 incidenti, in media una decina al giorno; nei primi due mesi e mezzo del 2010 erano stati una sessantina in più: 814. In aumento i pedoni travolti, da gennaio sino a ieri erano stati 96, contro 79 nello stesso periodo del 2010.
Trecentotrenta gli scontri nei quali sono rimasti coinvolti ciclomotori e moto di grossa cilindrata, in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente quando erano stati 306. Il maggior numero di incidenti si sono verificati soprattutto di notte nella fascia oraria compresa fra la mezzanotte e le sette del mattino con 118 sinistri, 6 morti, 4 riserve sulla vita e 105 feriti.



E la circonvallazione si conferma la strada più pericolosa della città: in due mesi e mezzo sette i morti, 51 feriti e due prognosi riservate. L'ultima vittima della strada è stato Giuseppe Romano, di 29 anni, che la notte del 24 febbraio scorso, poco dopo la rotonda di via Oreto, prima dell'ingresso sull'autostada per Catania, ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro un palo della luce. Nello stesso periodo dell'anno scorso in viale Regione siciliana c'erano stati 60 feriti, due riserve sulla vita, ma nessun morto.
Secondo uno studio dei vigili urbani dell'infortunistica, le altre arterie pericolose sono via Messina Marine (un morto, una riserva sulla vita e 15 feriti); via Pitrè (un morto, una riserva e tre feriti); via dei Nebrodi (un morto e cinque feriti); corso Calatafimi con una prognosi riservata e tredici feriti; via Notarbartolo, con 16 feriti; via Leonardo da Vinci, una riserva e cinque feriti; via Roma, 14 feriti; via Ernesto Basile, dodici feriti; viale Strasburgo con due riserve e sei feriti; viale Michelangelo, una riserva e sei feriti; corso dei Mille, sei feriti

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