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Immigrazione, giovani occupano la spiaggia di Lampedusa

LAMPEDUSA. Un centinaio di studenti e giovani lavoratori hanno occupato simbolicamente la spiaggia della Guitgia, uno dei litorali più frequentati e simbolo di Lampedusa per lanciare un messaggio alle Istituzioni con l'obiettivo "di dare un'immagine diversa della nostra isola e non quella trasmessa dai media che lanciano all'allarmismi ingiustificati". I ragazzi, che hanno costituito un comitato, hanno liberato palloncini colorati e hanno affisso manifesti sulla spiaggia. "Sull'isola ci sono molti problemi - dice Francesco Solina, responsabile della cooperativa sociale Poseidon - chi soffre di più siamo noi giovani, la politica e le istituzioni ci mettano nelle condizioni di rimanere nella nostra terra, facciano qualcosa per noi e per i tanti migranti che accogliamo. Vogliamo vivere nella serenità, basta con gli allarmismi". Il comitato ha stilato un manifesto di dieci punti con il quale si intende raccogliere il maggior numero di giovani. "Noi esistiamo - afferma Anna Siracusa, 18 anni, studentessa del liceo scientifico - non vogliamo i riflettori addosso solo perché ci sono i migranti. Vogliamo essere ascoltati". G.C. di 15 anni, anche lei del liceo scientifico spiega che "a Lampedusa non esiste un cinema, non c'é una biblioteca, non c'é un teatro; c'é una piscina in costruzione da anni e mai ultimata. Abbiamo bisogno di un luogo dove noi giovani possiamo incontrarci".  

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