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Formazione, non c’è l’intesa sulla riforma

Finisce con un nulla di fatto l’incontro tra l’assessore Centorrino e i sindacati. Il settore nel caos. Scontro su esuberi e prepensionamenti

PALERMO. Un intero pomeriggio di confronto fra l’assessore Mario Centorrino e i sindacati non è stato sufficiente per chiudere l’intesa sulla riforma della formazione professionale. Non c’è stata la rottura temuta alla vigilia ma le parti sociali hanno sollevato perplessità sulla gestione della fase di emergenza, a cominciare dalla tutela degli esuberi e dai prepensionamenti.
Affiancato dal dirigente Ludovico Albert, Centorrino ha presentato una bozza di riforma in 10 articoli. Una buona parte può essere attuata in via amministrativa, per altri aspetti è stata annunciata la presentazione di emendamenti alla Finanziaria. In questa seconda ipotesi rientrano le norme che dovrebbero finanziare un fondo di garanzia con cui verrebbero pagate le retribuzioni del personale che al termine del processo di riforma risulterà in esubero. Un secondo fondo servirà a finanziare il pagamento della differenza fra la pensione e il vecchio stipendio per chi accetterà di lasciare gli uffici in anticipo.La versione integrale dell’articolo sul Giornale di Sicilia in edicola.

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