Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alfano sale al Colle: ecco come cambieremo la giustizia

Oggi il il varo della riforma in consiglio dei ministri. Il guardasigilli: “Bene l’incontro con Napolitano”

ROMA. Angelino Alfano è soddisfatto dell'incontro al Quirinale con Giorgio Napolitano al quale ha illustrato le linee generali della riforma costituzionale che il consiglio dei ministri dovrebbe varare oggi. "E' andata bene, il presidente della Repubblica ha ascoltato, ha preso atto e ha  svolto considerazioni di carattere generale". Sembra scontato a questo punto che il capo dello Stato autorizzi la presentazione in Parlamento di questa riforma definita da Silvio Berlusconi "epocale". Ma è anche evidente la preoccupazione del presidente della Repubblica per il fatto che una riforma così importante nasca senza la larga condivisione più volte auspicata dal Colle.     
Napolitano ha perciò invitato a cercare convergenze in  Parlamento, a fare ogni sforzo per non compromettere il delicato equilibrio istituzionale tracciato dalla Costituzione, e ha  chiesto al ministro della Giustizia Alfano come questa riforma si collega con il complesso degli altri provvedimenti in materia di giustizia già presentati in Parlamento. Il capo dello Stato nutre qualche dubbio, ma non ha dato alcuna indicazione circa possibili correttivi. Questo non  rientra nei suoi compiti. Naturalmente quando il testo sarà stato approvato dal governo e gli sarà trasmesso in modo formale, sarà passato al setaccio dallo staff del Quirinale. Ma la firma di Napolitano non mancherà, avendo in questo caso il valore di una autorizzazione al deposito in Parlamento, una autorizzazione che non è stata mai negata.  Napolitano tornerà ad esercitare la sua prerogativa al momento della promulgazione. In quel momento dovrà valutare in che modo sarà stato modificato l'equilibrio dei poteri fra magistratura, esecutivo e Parlamento ed anche il regime di autonomia e l'indipendenza della magistratura, aspetti che Napolitano ha sempre invitato a valutare con estrema attenzione,  poiché sono principi che hanno una tutela Costituzionale.    

Caricamento commenti

Commenta la notizia