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Cascio: "Cresta sulla benzina delle auto blu"

Il presidente dell'assemblea Regionale: "E' certo". Scoppia un caso dopo un'intervista tv

PALERMO. «Abbiamo fatto i conti. E abbiamo visto che, in base ai costi dichiarati, ci sono autoblù che fanno 300 metri con un litro»: Francesco Cascio, presidente dell’Ars, l’ha buttata lì, durante un’intervista alla trasmissione di Raitre «Presa diretta». Probabilmente arrotondando un po’ troppo per difetto il dato, ma di fatto aprendo il caso della benzina per le autoblu: «C’è la cresta? È certo» ha concluso Cascio.I dati degli uffici dell’Ars sono un po’ diversi anche se descrivono ugualmente un consumo anomalo. Nel 2009 le autoblù hanno percorso 805.471 km consumando 99.693 litri a una media di 8,080 km a litro. L’anno scorso è andata appena un po’ meglio: 757.692 km percorsi consumando 92.969 litri di benzina a una media di 8,15 km a litro. Praticamente gli stessi consumi di un’ammiraglia delle grandi case che monta un motore a sei cilindri e tremila di cilindrata. Certo, è l’obiezione, bisogna vedere quanto è «pesante» il piede del pilota. Ma il consumo è elevato in ogni caso: soprattutto se, come è quasi normale, le auto utilizzate sono diesel e non benzina. I piloti si sono comunque prudenzialmente tenuti al di sotto di una soglia che il consiglio di presidenza ha individuato alcuni anni fa per determinare il caso di spese eccessive. E anche in questo caso si era stati di manica larga: il limite individuato è di 7,5 km al litro. Se si va al di sotto di questa soglia, la differenza è a carico di chi utilizza l’auto. Ma è chiaro che a quel punto si viaggia su prestazioni da gran premio ed è difficile sulle strade siciliane.

Del caso autoblù Cascio ha fatto un cavallo di battaglia, riducendone il numero e gli utilizzatori. E ha calcolato ai microfoni di Raitre un risparmio complessivo (che tiene conto anche di altre spese) di 400 mila euro. Anche se alla voce specifica i bilanci dell’Assemblea indicano una spesa di 500 mila euro negli anni scorsi, ridotta ai 450 mila previsti per il 2011. Da qualche giorno Cascio è attaccato dagli alleati del Pid e dai compagni di partito del Pdl. Secondo i boatos è in atto un braccio di ferro per la candidatura alla Presidenza della Regione che vede (in ambienti romani) favorito Gianfranco Miccichè. Ma le critiche su Cascio sono piovute anche per il sostegno dato alla proposta di Giovanni Barbagallo (Pd) di ridurre da 90 a 70 il numero dei deputati. La reazione dei colleghi deputati? Cascio la racconta così: «Mi dicono: ”Invece di rompere il c.... a noi, tagliati tu lo stipendio».
Gia. PI.

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