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“Specchietto rotto”: così una coppia truffava gli automobilisti

I raggiri nei pressi dello svincolo di Villabate, nel Palermitano. Due giovani, marito e moglie, simulavano incidenti per farsi dare denaro

PALERMO. Avrebbe utilizzato tecniche diverse con un solo scopo: truffare ignari automobilisti, approfittando della loro buona fede per cercare di razziare 50, 100 euro per ogni "falso" incidente. Già, perché con una tecnica ormai collaudata l'automobilista si aggirava sempre nella zona dello svincolo di Villabate, a bordo di una Fiat Punto. Lo aveva scelto come zona d'azione per le numerose possibili vie di fuga. Gioacchino Ragazzo di 32 anni, residente a Castrofilippo, nell’Agrigentino, si avvicinava alle auto e con diversi espedienti simulava la rottura dello specchietto. Per lo più puntava guidatori sbadati o impegnati al telefonino. Le vittime, prese alla sprovvista, pur di chiudere la partita ed evitare spese ulteriori di assicurazione con il rischio di vedere salire la classe di merito, pagavano dai 100 ai 50 euro. L'escamotage sarebbe è andato avanti per mesi, visto che già la polizia aveva denunciato lo stesso automobilista per una truffa simile. Dopo un primo tentativo a vuoto messo a segno con un automobilista a bordo di una Renault Megane, Ragazzo era riuscito a farsi dare 70 euro da un altro automobilista a bordo di una Lancia Y. Anche in questo caso il sistema era stato lo stesso. Per sua sfortuna l'automobilista che aveva ricevuto poco prima il tentativo di truffa aveva telefonato ai carabinieri di Villabate che si sono fatti trovare nella zona di piazza Figurella dove si stava consumando un nuovo raggiro.
L'uomo è stato beccato insieme alla moglie, R. G. di 19 anni, mentre aveva i 70 euro in mano. Sul Giornale di Sicilia la versione integrale dell’articolo.

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