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La morte di don Galizia, il cardinale: un mistero

L’arcivescovo Romeo durante l’omelia ai funerali di don Franco: “Nei dolorosi silenzi del nostro cuore risuona una domanda lecita: perché?”

PALERMO. "Siamo tutti qui profondamente turbati e segnati dalla tragica scomparsa di don Franco. Il silenzio si è fatto più assordante. La sua assenza più incomprensibile". Lo ha detto l'arcivescovo Paolo Romeo, cardinale di Palermo, nel corso dell'omelia pronunciata ai funerali di don Franco Galizia, il prete che si è suicidato due sere fa lanciandosi dal decimo piano mentre era a cena da amici. La messa si è svolta nella chiesa Don Orione di Palermo.
Il religioso era da circa cinque anni il direttore dell'Opera Don Orione e presidente dell'Endofap Sicilia, un centro per la formazione e l'aggiornamento professionale. "La fine della giornata terrena di don Franco è un mistero - ha aggiunto - e come ogni mistero è inutile cercare spiegazioni. Nei dolorosi silenzi del nostro cuore risuona una domanda lecita: perché? Che ti è successo Don Franco?". Per l'arcivescovo Romeo "ogni ragione ormai, trova posto solamente nel dialogo intimo dell'anima di don Franco con la misericordia di Dio. Noi vogliamo ricordare le ragioni della donazione della sua vita nei suoi 27 anni di professione religiosa e nei 15 anni di sacerdozio". "A voi, cari giovani - ha precisato - desidero dire di non fermarvi al tragico epilogo della vita di don Franco. Non lasciatevi vincere mai dalla solitudine. In questa scelta di vita, don Franco ha sperimentato l'amore di Dio per il mondo, facendosi strumento al servizio dei piccoli e ai poveri del nostro tempo, nella vicina Albania e qui a Palermo"

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