PALERMO. Il piano di riordino delle partecipate, inserito nella scorsa finanziaria, dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno. Tre saranno le società che rimarranno a totale partecipazione della Regione: Beni culturali Spa (a cui saranno incorporate Biosphera Spa e Multiservizi Spa), Cinesicilia Srl (incorporerà Quarit Scpa) e Lavoro Sicilia Spa.
La Regione deterrà la quota di maggioranza, invece, in sei società: Sicilia e-Servizi Spa, Sicilia Emergenza-urgenza sanitaria Scpa, Riscossione Sicilia Spa (incorporerà Serit Spa), Irfis Spa (sarà incorporata Sviluppo Italia Spa), Parco scientifico tecnologico della Sicilia Scpa (ingloberà Sicilia e-Ricerca Spa), Mercati agroalimentari Sicilia Spa. Infine, in tre società la Regione avrà quote di minoranza: Siciliacque Spa, Cape Sgr Spa e Stretto di Messina Spa. Sicilia Patrimonio immobiliare Spa sarà dismessa, mentre la quota in Mediterranea holding Spa, in corsa per l'acquisizione di Tirrenia e Siremar, sarà ceduta dopo l'operazione.
Nel piano sono previste le dismissioni delle quote di diverse società, tra cui quelle detenuti in Unicredit e in Italkali. "In questi casi - ha sottolineato l'assessore Armao - procederemo con i bandi, come prevede la legge".
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