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Acque agitate nel Terzo Polo La tempesta parte dalla Sicilia

Lombardo: "Io credo molto in questa realtà ma è opportuno che si chiarisca a cosa mira". La risposta di Casini: "Un'Italia con i guelfi e i ghibellini in guerra permanente non può andare avanti. Io leader? Non mi interessano le poltrone"

PALERMO. "Io credo molto nel Terzo Polo e in alcuni dei suoi leader. Fini e Casini sono due personalità di grandissima importanza e rilievo ma è opportuno che si chiarisca se questo Polo ha tre o quattro gambe e, soprattutto, a cosa mira". Lo scrive, nel suo blog, il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo.
"Il Terzo Polo - aggiunge - è un Polo di partiti nazionali dal quale noi siamo distinti. Come Mpa, al momento, siamo un partito radicato in Sicilia ma anche un partito nazionale e quindi questa alleanza deve essere costruita all'insegna della chiarezza e di obiettivi comuni. E' funzionale ad un'azione politica o serve solo per citarlo, distinguersi e catturare consensi? Una ridefinizione su basi di rispetto reciproco e di chiarezza di obiettivi è necessaria".
La risposta agli interrogativi del governatore siciliano è arrivata in poche ore da Pierferdinando Casini, a Catania per una manifestazione dell’Udc: "Il Terzo polo è un'alternativa a quel che c'è oggi: un corso politico che sta esaurendo la sua spinta propulsiva. Noi lavoriamo per il futuro, perché alla politica italiana serve qualcosa di diverso".
"Serve anzitutto - ha proseguito Casini - ricostruire un tessuto unitario in questo Paese, riconciliare l'Italia con gli italiani, le parti politiche tra di loro, pensare veramente ad una responsabilità nazionale più vasta perché un'Italia con i guelfi e i ghibellini in guerra permanente non può andare avanti".
E sulla leadership? Qualcosa è già stato deciso? "Io ho dimostrato che faccio politica, perché credo a qualcosa, non per i posti, perché sennò evidentemente le occasioni non mi sarebbero mancate. Se questo è il mio stato d'animo mi sono del tutto indifferenti anche i posti futuri. I posti sono sempre aperti per gli altri...".

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