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Troppe assenze e schieramento sbagliato: sconfitta a Bologna

I rosanero cedono per 1 a 0 per un gol allo scadere di Paponi. Ancora disastrosa la difesa a tre proposta da Rossi per sopperire all'assenza dei terzini. Per i siciliani è la seconda sconfitta di fila

BOLOGNA. Deja vu. Assistere oggi a Bologna – Palermo è stato un po’ come vedere un film già visto. Il riferimento è alla trasferta di Napoli dei rosanero nel girone di andata. Le analogie sono tante. Ancora una volta con la difesa a tre, il Palermo ha sofferto maledettamente. Se c’era bisogno di un’ulteriore prova per capire che questo schieramento non va, oggi c’è stata. L’alibi di Rossi è rappresentato sicuramente dalle assenze dei due terzini. E come a Napoli, niente lieto fine. Anzi, un'altra agonia che ti fa sperare di portare a casa almeno un punto, per poi crollare all'ultimo secondo. Dopo tutta una partita con i rosanero rintanati in difesa per cercare di restare sullo 0-0, infatti, ecco il gol dei padroni di casa all’ultimo minuto. Come contro i partenopei mai un tiro degno di nota verso la porta avversaria e la sensazione alla fine di una vittoria meritata da parte degli avversari. Il Palermo non è stato mai in partita stasera. I rosa sono apparsi molli ed è sembrato come se il conto di un mese di gennaio vissuto ad alti ritmi e giocato spesso con gli stessi undici si sia presentato tutto nella partita del Dall’Ara vinta dal Bologna per 1-0. Una prova della stanchezza può essere rappresentata dal dato numerico sulle ammonizioni. Ben quattro: per Migliaccio, Bovo, Bacinovic, Acquah più le due di Garcia, che sono valse l’espulsione per il difensore argentino.



Novità negli uomini, ma non solo, dunque, in questa gara. Se il cambio Hernandez al posto di Miccoli al centro dell’attacco era nell’aria, lo stesso non si può dire per lo schieramento tattico. Dopo la trasferta di Napoli, infatti, Rossi, per l’assenza dei terzini, torna alla difesa a tre con Bovo, Andelkovic e Munoz. Garcia schierato sulla linea di centrocampo. Dopo venti minuti in cui i rosa sono più occupati a difendersi dai forcing dei rossoblu, rannicchiandosi in difesa e oltrepassando a fatica la linea di centrocampo, la squadra di Rossi comincia a farsi vedere dalle parti di Viviano intorno al 25’. In particolare con le trame giostrate da Ilicic e Pastore e con un paio di calci piazzati, che mettono in apprensione il portiere dei felsinei, quando svettano Bovo prima e Migliaccio poi. Ma nulla di più, perché i tentativi di pungere degli uomini di Rossi al massimo fanno il solletico a Viviano. Anche perché per il Palermo fare tre passaggi di fila in certi momenti sembra quasi una chimera. Merito anche di un Bologna tutta corsa tosto e compatto, sempre in raddoppio contro in giocatori di qualità rosanero. Questa la sintesi di un primo tempo giocato a ritmi discreti, ma che non ha regalato grandi emozioni né da una parte né dall’altra.



La seconda frazione di gioco si apre con le squadre che non danno l’impressione di farsi del male. È comunque sempre di più il Bologna a fare la partita, collezionando calci d’angolo a ripetizione. La svolta arriva al 56’ con l’espulsione ingenua per doppia ammonizione di Garcia. A prescindere dal rosso rimediato, l’esordio da titolare in Serie A per il terzino argentino suona come una bocciatura. Controlli di palla sbagliati, mai un cross, poca cattiveria in un paio di palloni in area indirizzati verso di lui. Tutto ciò ha caratterizzato in negativo la sua prestazione. Ancora di più, a questo punto, comincia il monologo dei padroni di casa, incoraggiati dalla superiorità numerica. Il Palermo ormai pensa solo a difendere. I rosa soffrono e non riescono più a uscire dalla propria trequarti di campo. Rossi allora cerca di correre ai ripari, forse un po’ tardi, al 75’, inserendo Acquah al posto di un evanescente Ilicic. Ma non cambia molto e all’89’ arriva la rete che condanna i rosa con Paponi che sovrasta di testa Nocerino dopo il cross di Rubin dalla sinistra. Sarà difficile trovare stasera giustificazioni a questa sconfitta. E intanto la zona Champions comincia ad allontanarsi velocemente.

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