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Perdite e debiti verso il fisco: la voragine nei conti di Multiservizi

La società partecipata dalla Regione, che impiega circa mille dipendenti per servizi negli assessorati e nella sanità in particolare, è in gravi difficoltà economiche. Ma non è l'unica tra la aziende regionali

PALERMO. Perdite per circa 4 milioni all’anno e un debito verso Inps e fisco di altri 9 milioni: è una voragine quella nei conti di Multiservizi, società partecipata dalla Regione che impiega circa mille dipendenti per servizi negli assessorati e nella sanità in particolare.
È ormai emergenza nelle partecipate. Nei giorni scorsi circa 4 milioni di buco sono stati denunciati da Biosphera e 600 mila del Parco scientifico e tecnologico. La situazione di Multiservizi è la più allarmante, fra quelle emerse nelle audizioni della commissione Bilancio dell’Ars, guidata da Riccardo Savona. Il direttore Antonio Zegherella ha depositato una relazione da cui si evince «un costante disequilibrio gestionale».


Multiservizi lavora in base a convenzione con gli assessorati Sanità e Industria. Ma gli ultimi accordi, secondo Zegherella, sono stati rinnovati a condizioni che non permettono di coprire il costo ingente del personale. Da qui «si generano giornalmente forti perdite che stanno erodendo il patrimonio netto della società». Nel 2008 il bilancio ha chiuso con un rosso di 4,1 milioni, nel 2009 con una perdita di 3,6 milioni «e anche il 2010 ha una perdita analoga».  Per pagare i dipendenti - ha scritto il direttore - «si è fatto ingente ricorso al mercato finanziario e alla rateizzazione dei contributi previdenziali e al ravvedimento operoso delle ritenute fiscali o dell’Iva». Ciononostante risultano «omessi versamenti per 9 milioni, di cui 3,3 per i contributi previdenziali, oltre 1,3 per le ritenute fiscali, circa 3,2 per l’Iva e un milione per l’Irap».



Multiservizi è partecipata al 100% dalla Regione: i debiti dunque andranno ad aggravare la già pesante situazione finanziaria regionale. Ma è il gatto che si morde la coda perchè il direttore di Multiservizi ha messo per iscritto «che la società vanta un credito di 17 milioni dall’assessorato alla Sanità».  Secondo il piano dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, Multiservizi dovrebbe essere inglobata, insieme a Biosphera, dalla Beni culturali spa in quella che diventerà la più grande azienda partecipata. Ma Savona ha mostrato perplessità «per le ripercussioni sia sotto il profilo finanziario che della ricollocazione del personale. Mi chiedo pertanto come questo personale potrà essere assorbito dalla Beni Culturali e se possiede i requisiti per esserlo, tenuto conto che si tratta di figure con qualifiche specifiche e prevalentemente appartenenti al bacino palermitano».

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