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Cassa integrazione per 42 lavoratori del gruppo Li Vorsi

PALERMO. Richiesta la cassa integrazione in deroga per 42 lavoratori delle società Elettromarket e Max Service che fanno capo al gruppo Li Vorsi. Ieri la proprietà si è incontrata con i sindacati nella sede dell'ufficio provinciale del Lavoro, in via Briuccia, evidenziando lo stato di crisi dovuto ai cali di fatturato. Da qui la richiesta della cassa integrazione, ritenuta necessaria, con l'obiettivo di abbassare il costo del lavoro. Nel mirino ci sono 30 lavoratori full-time, che dovrebbero accedere alla Cigs a zero ore con rotazione bimestrale, e 12 part-time con Cig a zero ore senza rotazione. La soluzione però non piace ai sindacati. La Uiltucs, prima di ogni decisione, ha chiesto all'azienda di visionare i dati di bilancio, con l'intenzione di poter formulare una proposta alternativa.



Nonostante il gruppo abbia continuato ad investire con nuove aperture, ad esempio quella di Alcamo, secondo il sindacato si continuia a registrare una fase di stallo degli affari.
«Siamo consapevoli dell'an damento negativo del mercato - dice il segretario regionale della Uiltucs, Pietro La Torre -, ma riteniamo che lo strumento più a portata di mano sia la solidarietà tra i lavoratori, in modo da permettere all'azienda di avere un abbattimento del costo del lavoro e di avere tutti i dipendenti, anche se con una riduzione del nastro lavorativo, presenti. A questo si aggiunge - conclude La Torre - la minore riduzione delle retribuzioni, grazie al rifinanziamento per il 2011 dell'80 per cento dell'indennità di solidarietà». Nei prossimi giorni le parti si rincontreranno in sede sindacale per valutare le possibili soluzioni al fine di salvaguardare i livelli occupazionali.

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