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Petrotta: "A Berlusconi il premio Sciascia per la giustizia"

La proposta del sindaco di Racalmuto, fino a poco tempo fa coordinatore provinciale agrigentino di Idv, ha suscitato l'immediata reazione dei parenti dello scrittore e della Fondazione che ne porta il nome

PALERMO. Assegnare il "Premio Leonardo Sciascia per una giustizia giusta" a Silvio Berlusconi: è la proposta del sindaco di Racalmuto (Agrigento) Salvatore Petrotta, eletto con una lista civica sostenuta dal Pd e fino a poco tempo fa coordinatore provinciale agrigentino di Italia dei valori.    
Petrotta si è messo in contatto con l'ex dipietrista Domenico Scilipoti, per chiedergli di parlare al presidente del consiglio della sua iniziativa e capire se è interessato a ricevere il premio.    
La proposta ha suscitato l'immediata reazione dei parenti di Sciascia e della Fondazione che porta il nome dello scrittore e che ha sede a Racalmuto, paese natale dell'autore del "Giorno della civetta".    
La figlia di Sciascia, Annamaria, secondo quanto riporta 'La Repubblica', spiega che "l'idea non è condivisa dalla nostra famiglia", e il marito aggiunge che "questo tipo di attività non è nei programmi previsti dallo statuto della fondazione", alla quale non è arrivata alcuna proposta formale.    
"Non m'importa nulla di quel che pensano gli altri - dice Petrotto -. Andrò avanti lo stesso da solo. Più che il giudizio della fondazione, mi preme quello del presidente Berlusconi. Quanto prima andrò a Roma per definire il tutto".    
"Ho a lungo meditato - scrive il sindaco in un testo nel quale spiega le sue ragioni - sulla lunghissima battaglia per la libertà condotta dal nostro presidente contro ogni forma di potere inquisitorio".
Secondo l'europarlamentare di Idv, Sonia Alfano, "Petrotto, dopo 13 anni da sindaco, ha bisogno di un rilancio politico. Per questo si lancia a capofitto tra le braccia di Berlusconi, ignorando del tutto i principi morali, lo statuto della Fondazione Sciascia e i familiari dello scrittore, ai quali va tutta la mia solidarietà. Spera forse in una candidatura di livello o magari di sfuggire, come il presidente del Consiglio, alla giustizia".   
"Petrotto - aggiunge - si è già distinto per le numerose indagini della Procura di Agrigento, una dozzina, e di recente ha detto di sentirsi 'perseguitato', in perfetto stile berlusconiano. Il 23 gennaio è stato chiesto il suo rinvio a giudizio per la realizzazione di tre alberghi finanziati dall'Ue e finiti sotto sequestro nel gennaio del 2008. Ecco perché Petrotto si ispira al presidente del consiglio - conclude la Alfano -, hanno evidentemente lo stesso Dna".

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